Aeroporto: da Golasecca parte l’allarme ambientale
Un documento spedito a tutte le autorità europee, nazionali e locali e approvato all'uananimità dal consiglio comunale chiede attenzione e invita a vigilare
Il consiglio comunale di Golasecca il 28 settembre scorso ha approvato all’unanimità un documento dal quale emergono dati significativi sul grave stato dell’ambiente e sull’incidenza dell’inquinamento derivato da Malpensa. Oltre alla presa d’atto della situazione attuale, c’è la richiesta di indagini serie e di attenzione nella valutazione degli ampliamenti dello scalo.
«Il rapporto dimostra chiaramente come le emissioni degli aerei superano abbondantemente quelle del traffico veicolare complessivo di tutto il territorio del Parco del Ticino – si legge nel testo del documento approvato e sottoscritto dal primo cittadino Aldo Pandin -. Le organizzazioni nazionali e mondiali preposte alla tutela della salute, documentano quanto sia deleteria per la salute umana l’esposizione a livelli ben inferiori di quelli che si registrano nel nostro territorio, che viene classificato fra i più inquinati d’Europa. Da qui emerge una grande responsabilità oggettiva delle autorità nazionali e regionali, per la mancata introduzione di procedure preventive e di regole di valutazione e di compatibilità ambientale, per evitare che la situazione ambientale degenerasse agli attuali livelli. Infatti, il progetto di ulteriore sviluppo dell’aeroporto, per raddoppiare la movimentazione aerea di Malpensa, dimostra ancora una volta che viene incoscientemente trascurata la questione ambientale già fortemente critica e compromissoria della salute e della vita dei cittadini. Per ridurre l’impatto ambientale complessivo, bisogna incominciare a pensare di ridurre la fonte più consistente di emissioni, di conseguenza si ridurranno anche le emissioni dovute al traffico veicolare indotto dall’aeroporto. Questo documento vuole essere uno spunto per favorire una seria riflessione perché ci sia consapevolezza dello stato ambientale allarmante in cui versa il nostro territorio e la necessità di adottare misure efficaci urgenti per un risanamento ambientale non più rinviabile». La lettera con le specifiche e i dati è stata spedita a Parlamento Europeo (commissioni Ambiente, Trasporti e Sanità), Ministero dell’Ambiente e dei Trasporti, presidenti di Regione Lombardia e Parco del Ticino, provincie di Milano, Varese e Novara, Arpa di Milano e Novara, e amministrazioni comunali del Milanese, del Novarese e del Varesotto che insistono nell’area di Malpensa.
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