Al De Filippi arrivano le castagne

Venerdì 26 ottobre appuntamento con i piatti creati dagli studenti della scuola alberghiera. Un appuntamento organizzato con Slowfood e Artemide Ambiente

Profumo di castagne all’Istituto de Filippi: venerdì 26 ottobre si svolgerà infatti una cena, a cura degli studenti dell’ultimo anno dell’istituto stesso, sul tema "Le castagne di Brinzio in tavola". La serata, organizzata dal preside dell’istituto Giovanni Baggio (a sinistra nella foto) in collaborazione con Slowfood, Artemide Ambiente e gli agricoltori e agronomi di Brinzio, vedrà come protagonista proprio la castagna. Uno dei frutti più tipici dei nostri boschi sarà presente in tutti i piatti del ricco menù preparato appositamente dagli studenti del De Filippi e oggetto di racconti e ricordi durante la cena.

«Vogliamo creare diverse “comunità del cibo” – spiega Ivan Rovetta (al centro nella foto), responsabile della Condotta varesina di Slowfood – filiere produttive in cui sono coinvolti in prima persona tutti i vari anelli della catena: produttori, agricoltori, studenti e consumatori». Un primo passo in questa direzione è questa cena, una sorta di «viaggio tra presente e futuro». Un’idea che condivide pienamente anche Giovanni Baggio, preside dell’istituto alberghiero: «La castagna è un prodotto da rilanciare, da sempre al centro del consumo popolare legato a quell’idea di socialità che vogliamo sfruttare per rilanciare l’idea della riscoperta delle nostre radici a tavola, la sfida di riportare la tradizione nella cucina».
Ma la castagna è anche un prodotto su cui ci si può sbizzarrire, lasciando spazio all’innovazione e alla fantasia, come spiega lo chef Matteo Pisciotta: «Una cena in cui i nostri giovani cuochi potranno dimostrare cosa sanno fare, usando un prodotto “autoctono”, uno di quelli, come gli asparagi di Cantello, che ci contraddistingue e che ci dobbiamo tenere stretti». Per Luca Colombo (a destra nella foto) di Artemide Ambiente è una gioia e un onore poter partecipare all’evento: «Questo progetto è un’ottima vetrina per il nostro lavoro di rilancio delle castagne, uno dei prodotti di elevato pregio e naturali della nostra provincia, che svolgiamo attraverso soprattutto la riscoperta delle selve castanili intorno al Brinzio. Un recupero che non è solo ambientale ma anche culturale perché si tratta di luoghi non lontani dalla città, visitabili e vivibili in prima persona, una tradizione antica da “trasformare” in moderna».

Durante la serata sarà proprio Colombo, insieme a Massimo Raimondi, a spiegare il lavoro fatto, l’importanza di recuperare questi luoghi, per il 90% abbandonati, senza trascurare la cultura di una volte ma nel rispetto delle leggi e dei vincoli attuali. «Dobbiamo capire non solo il passato delle castagne, ma anche il loro presente – continua Raimondi -; ci sono tante varietà da usare in modo diverso, e questa serata, con tutti questi piatti diversi tra loro, ne è il coronamento». «Il recupero di queste tradizioni nella cucina – conclude Rovetta –  non è dettato solo dalla nostalgia, ma nasce dalla consapevolezza che, per non rischiare l’estinzione di prodotti come questo, serve un’attività imprenditoriale concreta.».

Il menù della serata prevede, oltre ad una piccola sorpresa in apertura, creme caramel speziato alla zucca con fonduta di castagne, il tortello di coniglio e rossine profumato al timo, la faraona in gelatina di marroni, composta di renette e patata tapè con un doppio dessert: una cena con la castagna come regina incontrastata, il tutto accompagnato da vini diversi. Il prezzo della cena è di 38 euro, ci sono ancora posti disponibili: la prenotazione si può fare al numero 0332 286367.

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Pubblicato il 16 Ottobre 2007
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