“L’amministrazione di Uboldo è illegittima”
L’intervento dell’associazione “Domà Nunch” dopo la sentenza del Tar che invalida il risultato elettorale di maggio
riceviamo e pubblichiamo
Il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso presentato dalla lista dicentrosinistra.
In conseguenza di ciò l’attuale amministrazione di Uboldo, guidata da Guzzetti, che ha accolto e accelerato il progetto del nuovo svincolo autostradale, è de facto decaduta. E’quindi tempo non solo di nuove elezioni ma anche di continuare senza indugio la battaglia, forti di questa vittoria del popolo control’arroganza dello Stato.
Siamo stati facili profeti: l’arroganza, che è figlia della superbia, è stata severamente punita.
La Giunta Guzzetti se netorna da dove è venuta, mandata a casa proprio da un organismo di quello stesso Stato che così tante volte si è dimostrato prevaricante nemico delle comunità locali.
Il sospetto, mai completamente fugato, che si fosse innescata una spirale favorevole allo svincolo, culminata nell’esclusione di talune liste nelle quali figuravano esponenti che ne avevano avversato fortemente la realizzazione, sembra prendere corpo in questa sentenza del Tar.
L?associazione Domà Nunch è convinta che così sia miseramente fallito ilmaldestro tentativo di togliere di mezzo l?unico ostacolo che si frapponeva alla costruzione di un’opera che devasterebbe definitivamente le campagne di Uboldo.
”Da oggi! – dichiarano gli esponenti econazionalisti – gli esponenti politici che vorrannoappoggiare la nostra battaglia contro lo svincolo di Uboldo saranno fortemente sostenuti dalla nostra associazione”
Comunque DomàNunch proseguirà nella sua lotta contro la realizzazione di un’opera dannosa per l?ambiente, per giungere ad una soluzione che veda come protagonista la gente di Uboldo, che soprattutto negli ultimi mesi è stata messa in un angolo.
E laddove i politici non sapessero interpretare la volontà popolare, non si esclude ilricorso ad un Referendum.
”Stupisce infine – concludono gli econazionalisti – la spocchia dell’ormai exsindaco Guzzetti, che dopo aver toccato con mano l’avversione dei propri concittadini nell’incontro pubblico, si aggrappa tristemente a quella “cadrega” che dovrà abbandonare suo malgrado: a questo punto farebbe certo un gesto elegante a dimettersi!”
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