Artigiani in affanno, terzo trimestre in salita

Lo dicono i dati provenienti da Unioncamere Lombardia e dal Consorzio Fidi, elaborati dall’Associazione Artigiani della provincia di Varese

Il terzo trimestre 2007 evidenzia una complessiva difficoltà del comparto artigiano varesino sul piano produttivo. I dati provenienti da Unioncamere Lombardia e dal Consorzio Fidi, elaborati dall’Associazione Artigiani della provincia di Varese, mostrano una situazione di complessa lettura ed interpretazione: il ricorso al credito finalizzato ad investimenti è infatti in crescita, mentre la produzione, il fatturato e l’occupazione sono in sensibile flessione.

La produzione del 3° trimestre 2007 è diminuita rispetto al 3° trimestre del 2006 (- 2,26%) e anche nei confronti del 2° del 2007 (-6,13%). In questa indagine sono le imprese maggiori (10-49 addetti) ad essere più in difficoltà. Le imprese più piccole (3 –5 addetti) e le intermedie (6-9 addetti) sembrano più reattive. In questo trimestre “soffrono” il tessile, l’abbigliamento, gli alimentari, la plastica e le varie.

Il fatturato rispecchia le indicazioni provenienti dalla produzione: si osserva una riduzione sia rispetto al 3° del 2006 (-2,26%) che al 2° del 2007 (-8,15%). Gli ordinativi totali sono invece abbastanza stabili (-0,36%). Le imprese denunciano aumenti dei prezzi medi delle materie prime (+2,54%) e in tono minore dei prodotti finiti (+1,24%). L’occupazione ha subito un evidente arretramento dei propri indici (- 2,29%).

L’andamento produttivo per destinazione economica indica una situazione sfavorevole soprattutto nelle imprese che producono beni finali (-7,80%). Sono infatti negativi i dati riguardanti i beni intermedi (-5,21%) e i beni di investimento (-5,56%). Dall’analisi dei vari comparti risultano parzialmente positivi solo le pelli, il legno e la siderurgia. Rispetto al 3° del 2006 sono in calo produttivo i settori delle varie (-6,59%) della carta (-4,60%), dell’abbigliamento (-4,27%), del tessile (-5,90%) e degli alimentari (-3,03%). E’ in crescita invece solo il legno (+ 7,35%), la siderurgia (+ 3,54%) e le pelli (+1,92%). La situazione su base trimestrale mostra stabili solo le pelli; negativi tutti gli altri settori, in particolare le varie (- 12,43%), la plastica (-9,49%), l’abbigliamento (-8,38%), la carta (-6,85%), gli alimentari (-6,49%) e il tessile (-6,29%).

Credito agevolato – L’analisi dei dati del terzo trimestre 2006 evidenzia una significativa crescita del numero di richieste di finanziamento veicolate per il tramite del nostro Servizio Credito – Artigianfidi rispetto allo stesso periodo 2006. Altrettanto significativa appare la crescita dei volumi intermediati. Le domande passano dalle 831 del 2006 alle 886 del 2007 per un importo complessivo che passa dai 35 milioni di euro 2006 ai 41,8 milioni di euro del 2007. Ciò è dovuto al forte ridimensionamento delle richieste dirette a finanziare esigenze generiche di liquidità ed è quindi associabile ad un miglioramento complessivo del sistema economico. Il dato è ulteriormente confermato dalla progressiva crescita di finanziamenti diretti alla copertura di investimenti.

Previsioni – Per quanto riguarda le prospettive per il prossimo trimestre le imprese artigiane varesine sono moderatamente ottimiste sull’andamento economico dei prossimi mesi. Secondo le previsioni la produzione dovrebbe aumentare (+13,3%) e così anche la domanda interna (+11,3%) e la domanda estera (+5,6%). Sul fronte occupazionale le previsioni sono più contenute e improntate ad una sostanziale stabilità (0,7%). E’ in aumento, nel confronto con le precedenti previsioni, la percentuale di coloro che prevedono aumenti produttivi (37,8%), mentre si riducono le previsioni di decrementi produttivi (24,5%) e di stabilità (37,8%).

"Il momento non è facile – afferma Giorgio Merletti, Presidente dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese – perché i fattori legati alla staticità del mercato interno e all’aumento delle materie prime hanno posto qualche freno allo spirito competitivo della microimrpesa. Una situazione che, questo dev’essere chiaro, dovrà essere risolta con gli interventi di un Governo forte ed una politica locale convincente e “matura”. Tuteliamo l’impresa con un taglio robusto della spesa pubblica, una forte diminuzione della pressione fiscale, il miglioramento dell’efficienza e della qualità dei servizi per imprenditori e famiglie. Il nostro Artigianfidi è vincente perché dimostra dinamicità nel soddisfare i bisogni delle microimprese con linee di credito personalizzate e innovative. Se il territorio dev’essere governato con decisione per dare valore alle sue eccellenze (puntando quindi al benessere delle imprese), l’accesso al credito dovrà essere facilitato e il suo costo diminuire. E il nostro Artigianfidi è pronto con prodotti specifici quali il microcredito, gli investimenti semplici e lo sviluppo aziendale".

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Pubblicato il 31 Ottobre 2007
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