Bonomi: “I lavori vanno avanti, sono sereno”

Il presidente e amministratore delegato di Sea minimizza le notizie diffuse dalla procura della Repubblica: "Non è stato sequestrato il terzo satellite, ma una sola impresa"

È tranquillo Giuseppe Bonomi, presidente e amministratore delegato di Sea, società che gestisce gli scali milanesi nell’occhio del ciclone per l’inchiesta della Procura della Repubblica di Busto Arsizio sulle irregolarità riscontrate nel terzo satellite di Malpensa. A margine della presentazione del rapporto annuale sull’ambiente, Bonomi ha corretto il tiro rispetto alle notizie trapelate, dimostrandosi sereno e minimizzando l’accaduto: «Non sono affatto preoccupato – ha commentato -, non mi risulta che sia tutto il terzo satellite ad essere stato messo sotto sequestro, ma una sola tra le circa trenta aziende che ci lavorano. La zona è poi fuori da quella di normale pertinenza dell’aeroporto, in gergo land side, quindi escludo che ci possano essere state o ci siano persone irregolari e senza permessi che circolano per le aree nevralgiche dello scalo: per accedere al piazzale, solo per fare un esempio, bisogna avere il tesserino e passare i filtri, cosa che non è richiesta per gli operai che lavorano nel terzo satellite. Non mi risulta neppure che Sea o qualche suo dirigente siano  stati denunciati, e anzi siamo noi ad aver preso provvedimenti contro l’azienda sequestrata per interruzione dell’attività di impresa. La gravità del danno economico non è calcolabile al momento e non vedo chi se non Sea stessa possa misurarlo». Getta litri di acqua sul fuoco dunque il presidente della società che gestisce Malpensa e Linate, che al contempo assicura: «I lavori non sono stati interrotti del tutto e ho visto personalmente l’ordinanza di dissequestro – prosegue Bonomi -. Nella costruzione di un’infrastruttura come questa ci sono stati centinaia di sequestri e interruzioni: non ci facciamo spaventare, prenderemo giuste precauzioni e provvedimenti e andiamo avanti. Nella primavera del 2008 il terzo satellite sarà completato per quel che riguarda la parte passeggeri, quindi con i 44 nuovi check-in e i dieci nuovi gates, mentre nel 2010 ci sarà la fine dell’opera complessiva. Ribadisco che non ci sono stati problemi all’operatività e al proseguimento dei lavori, che poi è la sola cosa che ci interessa».  

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Pubblicato il 18 Ottobre 2007
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