Casbeno si commuove nel ricordo di Papa Wojtyla

Una serata dedicata a Papa Giovanni Paolo II a cui è stato intitolato il piazzale antistante la chiesa

Venerdi scorso, il piazzale antistante la chiesa di Casbeno, viene ufficialmente intitolato a Giovanni Paolo II. Avviene così che, complice una serata umida, la memoria del Grande Papa si traduca nella commozione dei protagonisti e nel coinvolgimento emotivo dei presenti. Lo si avverte nelle parole benedicenti di monsignor Luigi Stucchi, vicario episcopale. Lo si coglie nel breve discorso con cui il prefetto Roberto Aragno evoca la sua esperienza personale: l’incontro nell’ultimo periodo di vita del pontefice. L’uomo, pur piegato dalla sofferenza, capace ancor di più di trasmettere la forza della sua profonda spiritualità. Ce lo mostrano i ringraziamenti di un parroco, don Peppino Forasacco, che sperimenta l’esito di una felice intuizione giunta a maturazione all’inizio di quest’anno. Poi, assieme all’assessore Agrifoglio, in rappresentanza del comune di Varese, e al presidente, della circoscrizione 2, Stefano Crespi, tutti in chiesa. "S. Vittore Martire" in Casbeno, luogo di culto dalla gradevole architettura, non è nuovo ad eventi di alto livello musicale, ed è diventato punto di riferimento per coloro che amano le buone esecuzioni. In questo caso, le navate contengono a stento gli spettatori, molti dei quali rimasti in piedi.

Il coro da camera "Sine-nomine" Citta di Varese e l’orchestra "Il diletto moderno" diretti dal maestro Giuseppe Reggiori eseguono Requiem K626 di Mozart, con la partecipazione di Yetzabel Arias Fernandez, soprano e Marta Fumagalli, mezzosoprano; del tenore Paolo Borgonovo e del basso Valentin Nistor. Gli appassionati sono muniti persino di spartito, seguono il tempo, cantano sottovoce, muovono in una sorta di riflesso condizionato i piedi, le gambe le mani. Se si volesse avere la prova della bravura del maestro e degli interpreti, basterebbe seguire i movimenti, sincroni, degli intenditori. Alla fine tutti si alzano in piedi e applaudono. Il bis non delude le attese. A coronamento della serata giunge il messaggio dell’arcivescovo di Cracovia Cardinale Stanislao Dziwisz: «Partecipo con gioia al momento solenne della dedicazione di una piazza della bella Città di Varese, al Servo di Dio Papa Giovanni Paolo II. Questo uomo che ha segnato la storia degli ultimi trent’anni della Chiesa e del mondo intero è molto amato da voi Italiani: lo vedo dal moltiplicarsi di intitolazioni, monumenti statue alla sua memoria. Vi assicuro che anche il Santo Padre Giovanni Paolo II ha molto amato l’Italia e gli Italiani, popolo unico nel mondo per la presenza della Sede di Pietro e per la profonda religiosità che – pur tra le molteplici difficoltà del divenire – rimane al fondamento della vita quotidiana di tanti uomini e donne».  E, anche per questo, diviene palpabile l’auspicio del parroco don Peppino Forasacco che presentando l’iniziativa aveva scritto: «Sia la serata con la presenza del Vicario Episcopale, sua Eccellenza Monsignor Stucchi, occasione felice per risvegliare nel cuore il magistero di Giovanni Paolo II, figura amabile che fece dire al Cardinale Joseph Ratzinger, diventato Papa Benedetto XVI: "possiamo essere sicuri che il nostro amato Papa sta adesso alla finestra della Casa del Padre, ci vede e ci benedice"».

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Pubblicato il 29 Ottobre 2007
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