Con Capin in campo la Cimberio festeggia

Varese-Rieti 75-69. Primo successo dei biancorossi, propiziato da Galanda, Hodge e dal rientrante playmaker subito decisivo

Fa pace con il pubblico, riscopre alcuni giocatori chiave e soprattutto conquista i primi due punti dell’anno la Cimberio, che a Masnago supera 75-69 la Solsonica Rieti fino a ora imbattuta.
Un’iniezione di fiducia salutare per la squadra di Mrsic che non ha certo risolto i suoi tanti problemi (attacco alla zona, inserimento di Beck su tutti) ma ha per lo meno dato una buona risposta anche sul piano caratteriale. La vittoria con i laziali ha soprattutto il volto dei due grandi assenti delle ultime settimane, Capin (due triple pesanti) e Galanda (28 di valutazione – foto www.simoneraso.com), entrambi fondamentali nell’economia biancorossa. Bene anche Hafnar, Boscagin e Hodge, cresciuto nettamente alla distanza mentre da Melvin ci si attendono prove più consistenti di quella odierna.

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Cimberio-Solsonica 75-69 4 di 14

COLPO D’OCCHIO – Ci sarà pure preoccupazione in città per le sorti della Cimberio, ma Varese non si sottrae alla chiamata di Masnago. Tribune colorate (4.220 spettatori), pubblico caldo e Curva Nord a pieni polmoni per l’arrivo di Rieti, una delle sorprese del torneo. Non manca un nutrito drappello di sostenitori laziali che festeggiano così il ritorno in A1 della propria squadra.

PALLA A DUE – Mrsic vara di nuovo un quintetto “all’antica”, con tre italiani e due americani, vera rarità nel basket di oggi, come insegna la Solsonica che ha il solo Mian tra gli azzurri con quattro stranieri. Il pubblico fischia l’arbitro Sabetta, non dimenticando il clamoroso “furto” di Scafati dell’anno passato.

LA PARTITA Rieti ha un pivot – Sow – e lo serve fin dalle prime battute: è lui a siglare il 2-6 iniziale e non è un caso se l’unico centro casalingo sia di Passera che però si grava subito di due falli. La Cimberio non riesce a imbastire un azione decente almeno finché Galanda infila dall’angolo e poi lancia Hafnar in contropiede (7-9). Con lo sloveno c’è anche Beck, ancora piuttosto fuori dal gioco. A 1’43” dalla sirena ecco anche Capin, all’esordio stagionale: finalmente la squadra è al completo. Galanda sigla il primo sorpasso, frutto anche di una difesa che appare più incisiva. Una tripla di Gigena fissa il primo parziale sul 14-14 dopo due stoppate del solito Galanda.
Alla ripresa saltano le luci del palazzetto, costringendo alla sospensione del match per qualche minuto. Dopo Melvin e Hodge, pure Beck torna a scaldare la panchina senza che Varese ne risenta: Galanda comanda, Hafnar e Boscagin eseguono, Fernandez controlla e la Cimberio torna avanti. Lardo ricorre alla zona che Boscagin punisce dall’angolo (27-23) ma i biancorossi devono anche fare i conti con i tre falli di Fernandez e Passera. Hodge segna i primi punti per rintuzzare la controffensiva reatina; si arriva in volata a fine periodo, con Finley che pareggia (34-34) a 7” dal termine.

Galanda (24 di valutazione nel primo tempo) apre pure la ripresa con una tripla frontale mentre Sow continua a bucare Melvin sotto canestro. Hodge (foto www.simoneraso.com) colpisce da sotto in due occasioni e serve l’assist per il primo centro di Marcus (44-38) che costringe Lardo all’immediato timeout. Galanda e la tripla di Passera galvanizzano la Cimberio (49-40) che subisce un clamoroso torto quando a Melvin è fischiato un antisportivo su una stoppata. Grigi in palese difficoltà, perché poco dopo “compensano” con un fallo in attacco contro la Solsonica. Varese però getta palloni in serie (5) contro la zona e si fa riavvicinare da Finley e Carter con un 10-0 di parziale che ribalta il punteggio. Galanda (assist di Fernandez) ferma l’emorragia per il 51-50 del 30’, in mezzo a tante preoccupazioni.

IL FINALE – Capin festeggia il ritorno con una tripla fondamentale e uno sfondamento subito, ma Fernandez rovina tutto permettendo a Carter un contropiede facile facile (54-54). Gaby si fa perdonare con due stoppone a Finley e Hurd. Mrsic rimette Hodge al 33’ e poco dopo Melvin per un Galanda stremato. I due americani pescano qualche carta interessante e quattro liberi per il 62-54 con 5’04” da giocare costringendo alla sospensione Lardo. Finley inventa un’entrata ma ancora Capin colpisce dall’arco (65-56). Hodge diventa un’anguilla quando va a rimbalzo in attacco; peccato che il suo +9 venga vanificato ancora da Finley (2+1). La Cimberio va di nuovo da Hodge e Capin che bucano in penetrazione bucano la difesa per il 71-62 a 70” dalla fine. Lardo si affida a Finley e Mian ma ancora Hodge toglie le castagne dal fuoco dopo la bomba “dell’alpino”. Finisce 75-69 e per ora va bene così, ben sapendo che giovedì a Teramo sarà già necessaria una replica per lasciarsi alle spalle sul serio il periodo nero.

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Pubblicato il 14 Ottobre 2007
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