Cortometraggi d’autore tra cinema e arte

Gianluigi Toccafondo al Chiostro di Voltorre

Un uomo in corsa con
cappotto e cappello, verso un bianco schermo di un cinema. È questa l’immagine
scelta per presentare la mostra di Gianluigi Toccafondo al Chiostro di Voltorre
dal 31 ottobre. A molti questo nome può dire poco ma in tantissimi avranno
ammirato il suo lavoro proprio nelle sale cinematografiche vedendo scorrere la
sigla della casa di produzione Fandango, o le sequenze della pubblicità della
Sambuca Molinari. Oggi Toccafondo è sicuramente un talento italiano, che ancora
giovanissimo, ha già firmato importanti lavori. Conosciuto molto in Francia, e
ancora troppo poco in Italia, avrà finalmente una ampia mostra personale che
ripercorre la produzione nel campo del cinema. «Non è stato semplice scegliere
cosa esporre tra le migliaia di fotogrammi che Toccafondo realizza per i suoi
lavori – ha spiegato Cristina Taverna curatrice della mostra- lavorando come un
vero artigiano filma, fotografa, interviene con il colore, cura la sua opera
dall’inizio alla fine con un impronta del tutto originale».

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Gianluigi Toccafondo al Chiostro di Voltorre 4 di 6

I personaggi nei suoi video
(sigle pubblicità o cortometraggi che siano) si trasformano, si allungano, si
deformano. Le braccia, i nasi, il corpo si immergono nel colore della scena, è
un divenire ricco di personalità e passione. Toccafondo ci mette poesia e
riesce a raccontare con piacevole leggerezza un mondo che vive. «Il mio lavoro
nasce all’interno del cinema- spiega Toccafondo – non ho quasi mai disegnato su
carta bianca, parto sempre da un’immagine, spezzoni di film o scene girate da
me con l’aiuto di operatori; faccio migliaia di fotografie, stampo su carta o
su fotocopie, ci dipingo sopra con colori acrilici, matite o altro e modifico
continuamente l’immagine fino a cambiare quasi completamente quella originaria;
filmo i disegni con una verticale tradizionale in pellicola 35 mm e vedo il
risultato in proiezione. Il risultato finale è un film d’animazione che
conserva un movimento reale».

In mostra sono raccolti
circa 800 fotogrammi originali dei cortometraggi La coda, La pista, La pista
del maiale, Le criminel, Pinocchio, La Biennale di Venezia, Essere morti o
essere vivi è la stessa cosa, Piccola Russia.
Tutte le opere sono raccolte
nel volume Gianluigi Toccafondo Film, edito da Nuages. Mostra e libro
raccolgono i cortometraggi realizzati tra il 1989 e il 2004. L’unica eccezione
è la presenza della sigla “La biennale di Venezia” da sempre considerata
dall’autore un piccolo cortometraggio. I disegni di copertina provengono dalla
sigla “More cinema more Europe” Media Salles cinema d’Europa, realizzata a
Milano nel 1992.

In mostra sarà allestita una
sala proiezione dove si potranno vedere tutti i cortometraggi. Nel percorso
della mostra sarà inserito un video dove si potranno vedere tutte le sigle
(Pier Paolo Pasolini “un poeta scomodo” RAI 2, Woman finding love Levis Jeans,
Carosello con Elio e le storie tese, sigla RAI 2, Sambuca Molinari ecc.).

Gianluigi Toccafondo Film
Chiostro di Voltorre,
Gavirate
31 ottobre 2007 – 27 gennaio
2008
Inaugurazione martedì 30
ottobre alle ore 18.30
A cura di Cristina Taverna
tel. 0332 731402 info@chiostrodivoltorre.it www.chiostrodivoltorre.it
Orari: da
martedì a domenica 10.00-13.00 e 14.00-19.00, lunedì chiuso

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Ottobre 2007
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