Crisi UBS: tagliati 1500 posti di lavoro

Anche la principale banca svizzera soffre i riflessi legati al crollo dei mutui negli Usa. La perdita potrà raggiungere gli 800 milioni di franchi

Una perdita compresa tra i 600 e gli 800 milioni di franchi, che
porterà alla soppressione di circa 1.500 posti di lavoro. Questi sono i
numeri della crisi della principale banca svizzera, la UBS. Dopo la
divulgazione dei dati il responsabile dell’investment bank, Huw
Jenkins, ha abbandonato la propria carica, che ora sarà presieduta da
Marcel Rohner.

 
La forte perdita di fondi, che riguarda il terzo trimestre del 2007, è
legata alla crisi dei mutui statunitense. Si tratta della prima perdita
trimestrale dopo nove anni, ed arriva dopo un semestre positivo. Per il
futuro, quindi, i dati dovrebbero essere nuovamente rincuoranti. Per i primi nove
mesi del 2009 UBS dovrebbe tornare a registrare un utile, di dieci
miliardi di franchi.

 
I dettagli sui primi nove mesi del 2007 saranno pubblicati
integralmente il 30 ottobre. I posti di lavoro tagliati riguarderanno
il settore investment banking, ma non è stato ancora precisato quali
saranno i criteri applicati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Ottobre 2007
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