“Difendiamo le ragioni di Malpensa”

Nota della segreteria regionale e delle R.S.U. della FLAI-Trasporti e Servizi

Riceviamo e pubblichiamo 

La Segreteria Regionale e le R.S.U. della FLAI-Trasporti e Servizi, pur avendo partecipato al dibattito sindacale del 1° ottobre svoltosi presso il Cral di Malpensa sulla questione Alitalia e sugli effetti della sua crisi sull’Hub Lombardo, non hanno condiviso, responsabilmente, il documento finale redatto dalle Segreterie Regionali Confederali del Settore trasporti e, nel contempo, si sono riservate tutte le iniziative sindacali necessarie per modificare lo status quo: il pantano o peggio ancora lo svuotamento di Malpensa a favore di una lobby trasversale romanocentrica, fatta dal mondo sindacale – politico – interessi di gruppo e di localismo.

Abbiamo ritenuto i contenuti dell’Ordine del Giorno, tra l’altro nemmeno sottoscritto dalle Segreterie Regionali Confederali del Trasporto, che pure lo avevano loro stesse elaborato, non efficace per far cambiare posizione al Governo Prodi e alla Compagnia. Spiace sottolineare, nonostante i loro sforzi, che è stato un Attivo Sindacale di facciata, in cui i delegati hanno solo svolto un ruolo passivo e in cui la maggioranza dei presenti non era né di RSU né di RSA. Mancavano inoltre alcune componenti delle RSU anche perché non è stato ancora determinato un coordinamento RSU per responsabilità di chi non si è reso ancora conto che le RSU sono una realtà che non può essere tenuta a bagno-maria all’infinito solo per qualche stupido interesse egoistico e di provincialismo sindacale.

A nostro avviso, le Segreterie Regionali Confederali del Trasporto hanno dato per scontato che la decisione dell’Alitalia di spostare 150 movimenti da Malpensa è incontrovertibile, e dato che i giochi sono stati fatti ormai, forse così costoro hanno pensato, è necessario ricorrere agli ammortizzatori sociali. Questa è purtroppo la filosofia e l’azione della politica sindacale delle Segreterie Confederali della Lombardia. Questo si evince dal documento dell’Attivo Sindacale che è emerso chiaramente anche nel dibattito, ricco sì di buone e giuste analisi, ma privo d’indicazioni di lotte concrete per spostare l’asse della bilancia a favore di Malpensa.

Le RSU della Flai, intervenendo nel dibattito, hanno indicato dei margini di manovra nell’ambito del Piano Alitalia di Prato per poter stabilire una nuova e diversa ripartizione di traffico tra Fiumicino-Malpensa e Linate, più equilibrata e rispondente alla vocazione dei suddetti tre scali. Ciò può essere analizzato seguendo i criteri del decreto Bersani Bis che non penalizzava Linate in modo drastico, ma creava possibilità d’incremento di voli e di nuovi vettori in rapporto alle quote di traffico trasferite a Malpensa.

Sulla base di questa congettura, la FLAI ha sostenuto che lo sciopero di 4 ore fosse proclamato per il 10 ottobre, per rendere possibile un confronto triangolare Governo/Parti sociali e Istituzioni Lombarde (Regione e Comune di Milano) prima della fatidica data del 12 ottobre in cui il Piano taglia voli a Malpensa sarà definitivamente convalidato dal Governo e sarà conseguentemente esecutivo. Quindi lo sciopero indicato per il 25 Ottobre ha lo stesso effetto di, quando si chiudono le porte della stalla dopo che i buoi sono scappati ed ha, forse, solo la finalità degli ammortizzatori sociali, una vittoria di Pirro, se tutto va bene.

Il confronto triangolare è necessario inoltre per confutare le motivazioni di Prato, Amministratore Delegato di Alitalia, sulle perdite dei voli di fideraggio su Malpensa e su quelli di lungo raggio. Rispettivamente di 150 milioni di euro e di 30 milioni di euro, dovuti in gran parte per lo spostamento degli equipaggi da Roma e per i consumi di carburante e non per cause strutturali di Malpensa.

Sono apparse chiaramente le difficoltà con cui operano le Segreterie Generali del Trasporto, sia per le loro contrapposizioni interne con le Segreterie territoriali che per il loro rapporto, gerarchicamente subalterno alle Segreterie nazionali di Settore e di Confederazione, che toglie loro l’autonomia necessaria per difendere le ragioni di Malpensa anche attraverso una protesta e una politica sindacale più incisive.

A questo punto, la Flai e le sue RSU, unitamente a quelle strutture sindacali che condividono le nostre tesi, a fronte della grave crisi che si prospetta: minori ricavi per SEA Spa e SEA Handling di circa il 25 % del fatturato, mancanza di risorse per finanziare i bilanci dell’Handling, cronicamente in rosso, esuberi di personale per migliaia di addetti di SEA e di altre Società del sedime aeroportuale, Infrastrutture di Malpensa che resteranno inutilizzate in modo rilevante con grave danno per la competitività delle imprese italiane, investimenti massicci fatti a carico dei contribuenti, indicano sin d’ora la mobilitazione dei lavoratori con assemblee per discutere con loro della crisi ed assumere iniziative di pressione sulle Istituzioni Lombarde e Nazionali.

Le RSU della Flai, unitamente alla Segreteria Regionale, sono disponibili a dare ai lavoratori tutte le informazioni utili per capire lo scenario di crisi che abbiamo di fronte verso il quale nessuno può pensare che le soluzioni, alla fine, ci saranno senza lotte, senza vigilanza, senza sacrifici e senza impegno. Nessuno, responsabilmente, può pensare che tutti saremo salvati dal solito Stellone, che, sic et simpliciter, i voli di Alitalia saranno sostituiti facilmente da altre Compagnie.

Informiamo di aver già chiesto un’audizione in tempi utili alle Commissioni Trasporti del Comune di Milano e della Regione Lombardia per illustrare le nostre posizioni e per sollecitare il loro intervento sul Governo Prodi che non può fare il pesce in barile, ma deve assumersi la responsabilità di attuare una politica nazionale del Trasporto aereo equa ed equilibrata, volta essenzialmente a modernizzare gli aeroporti per gli utenti e per le esigenze di competitività delle imprese italiane.

Lavoratori, difendiamo il posto di lavoro e non la cassa integrazione che è sempre una sconfitta, un’umiliazione della dignità umana che non giova né a chi è costretto ad utilizzarla né alla società in generale. 

Segreteria Regionale ed R.S.U. FLAI-Trasporti e Servizi

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Ottobre 2007
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