Ecosistema Urbano 2008: allarme polveri sottili
Nella classifica sulla qualità ambientale dei capoluoghi di provincia di Legambiente, ancora troppe le città lombarde afflitte dalla congestione del traffico; Varese scende di due gradini, al 32esimo posto
Bergamo
seconda, Mantova terza e Pavia al decimo posto, tutti gli altri
capoluoghi lombardi fuori dai posti migliori della classifica: bisogna
infatti scorrere fino al 21° posto per trovare Como e addirittura fino
al trentaduesimo per Varese. E’ il rapporto nazionale Ecosistema Urbano 2008, l’annuale ricerca sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia di Legambiente e dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, realizzato con la collaborazione editoriale de Il Sole 24 Ore e presentato
questa mattina a Roma. Quella che emerge oggi è una fotografia di una
Lombardia che in generale non se la passa tanto male rispetto alle
altre regioni italiane ma che ha ancora molta strada da fare per quanto
riguarda la sostenibilità ambientale.
Il problema che ancora attanaglia
la Lombardia sono le polveri sottili che anche quest’anno hanno fatto
registrare misure allarmanti: colpa di un traffico ancora congestionato
e di trasporti pubblici ancora di fatto insufficienti. Così il quadro
di Ecosistema Urbano 2008 è composto da città che guadagnano in qualche
settore ma ne perdono in altri: a dimostrare che manca ancora un
disegno complessivo per uno sviluppo sostenibile delle nostre città. Da
evidenziare il dato di Bergamo che risale di 20 posizioni
rispetto all’anno scorso grazie ai suoi 45,61 metri quadrati per ogni
abitante di zone a traffico limitato. Molto in basso si conferma Milano che da quest’anno trova a farle compagnia Lodi.
«Se
a Bergamo il miglioramento è esito di una tensione percepibile e
fattiva della città verso obiettivi di qualità delle politiche urbane,
in particolare in materia di mobilità, impressiona il tonfo delle
piccole, Lodi e, soprattutto, Sondrio, città che ha evidentemente perso
molto dello smalto che, in passato, l’aveva portata ad incalzare i
primi posti della classifica.» Così Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia, commenta i dati forniti da Ecosistema Urbano 2008. In Lombardia i problemi sono in primis l’inquinamento atmosferico che
colpisce in misura variabile tutti i capoluoghi: Milano, Brescia e
Lecco sono maglia nera per il biossido d’azoto (NO2) e Cremona per i
valori medi più alti di PM10. Sul fronte delle acque: Milano e
Brescia hanno le maggiori concentrazioni di nitrati (NO3) mentre
Sondrio consuma troppa acqua (quasi 236 litri al giorno per i
valtellinesi). Per quanto riguarda i rifiuti, la migliore
raccolta differenziata è quella di Lecco (con il 54,0% sul totale dei
rifiuti prodotti è la quinta nazionale) male Milano con il 30,5% e
Pavia con il 27,3%. Il capoluogo di regione ha la migliore rete di trasporto urbano. Varese si conferma la città con il più alto tasso di motorizzazione (64 auto/100 ab). Crescono le isole pedonali a Cremona (da 1,29 a 1,30 mq/ab ), Bergamo è prima nella classifica sulle ztl (grazie
agli stretti vicoli della Città Alta) dove Milano è fanalino di coda
con 0,15 mq/ab. Mantova dispone di quasi 29 metri per abitante di piste ciclabili, contro 1,3 metri di Como, Cremona è la migliore lombarda per la per quantità di verde urbano fruibile mentre Mantova (3° nazionale) lo è per la quantità di aree verdi.
«Da questa edizione di Ecosistema Urbano – conclude Di Simine –
il dato che emerge è sempre lo stesso: per l’Italia e la Lombardia le
grandi città non costituiscono una guida ne un esempio da seguire.
Milano in particolare, aspettando l’ecopass e le piste ciclabili
promesse dall’attuale amministrazione, in campo ambientale si mostra
come un vecchio e stanco pachiderma: mediocre sulla raccolta
differenziata e sulle aree verdi, pessima sulla qualità dell’aria,
disastrosa per efficienza energetica ed energie rinnovabili, si salva
solo per la buona capillarità della rete dei servizi di mobilità
pubblica e per la depurazione delle acque. Se l’expo sbarcherà a
Milano, da qui al 2015 il capoluogo lombardo dovrà rimontare 58
posizioni in classifica per essere all’altezza dell’evento. Una sfida
impegnativa, ma non impossibile?»
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