Fontana di Trevi: il sospettato nega d’averla tinta di rosso

Pur essendo "invidoso" della buona idea, Graziano Cecchini nega di essere autore del curioso atto vandalico che ha stupito il mondo

"Non l’ho fatto ma ne sarei orgoglioso”: così l’artista Graziano Cecchini, 54 anni, si difende dall’accusa di aver tinto di rosso la Fontana di Trevi.
 
Un gesto spettacolare, legato ad un inedito movimento neofuturista, che sabato scorso ha riportato sotto i riflettori mondiali il simbolo della Dolce Vita.
 
Cecchini, un militante di destra, è stato da subito accusato dell’atto vandalico, data la sua somiglianza con l’uomo ripreso dalle telecamere a circuito chiuso. L’uomo però nega di essere l’autore, pur apprezzando il gesto plateale che è riuscito persino ad adombrare l’attenzione sulla Festa del Cinema. All’ora dei fatti l’artista ha dichiarato di non essere nei paraggi dell’opera d’arte, ma in via delle Vergini.
 
Intanto il gruppo romano "La Destra giovane" ha chiesto provocatoriamente a Veltroni di consegnare il premio "writer dell’anno" all’autore del gesto. Nel frattempo la fontana è tornata al suo colore naturale e, fortunatamente, il marmo non sembra minimamente intaccato dalla sostanza aggiunta all’acqua.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Ottobre 2007
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