Furto d’arte, recuperate tele per 1,2 milioni di euro
La Polizia è riuscita a ricostruire il circuito di numerosi quadri sottratti da un'abitazione nel luglio 2006: quattro gli indagati, oltre ai due autori del furto già in manette
Tele d’autore rubate in un lussuoso attico di Gallarate in attesa di essere piazzate sul mercato. Gli agenti della Polizia di Gallarate hanno portato a termine una lunga indagine durata un anno e mezzo e sono riusciti a recuperare parte della refurtiva. I quadri rubati nel luglio 2006 in casa di una signora della "Gallarate bene" in via Statuto furono ben 72, oltre ad altri oggetti preziosi: in quattro diversi depositi la Polizia ne ha recuperati quaranta, più altri 13 che ancora sono senza padrone. Gli autori del mega furto furono presi lo scorso luglio: si tratta di Mario La Banca (51 anni) e Alessandro Bugini (41 anni), entrambi già noti alle forze dell’ordine per ricettazione e furti di mobili antichi e opere d’arte. I due si erano introdotti, calandosi dal tetto, nell’abitazione dell’anziana donna, classe 1921, vedova di un collezionista molto conosciuto: un’operazione mirata, come hanno spiegato i dirigenti del commissariato gallaratese in un ufficio trasformato per l’occasione in galleria d’arte, imbeccata da un falso acquirente che è riuscito ad introdursi nell’abitazione, osservare le tele e poi dare il là all’operazione criminale.
Una volta rubati i quadri sono poi finiti in quattro distinti magazzini, depositi intermedi prima di essere piazzati sul mercato parallelo dello opere d’arte rubate: le tele sono state ritrovate in gran parte a Milano, nel caveau di un grande show room riconducibile ad un commerciante di gioielli, B.U., del 1936, noto nell’ambiente dell’antiquariato e conosciuto dalle forze dell’ordine per precedenti di truffa, riciclaggio, associazione a delinquere; in un’abitazione di Besnate di proprietà di due coniugi, C.S., classe 1949, nullafacente ma con la passione dell’antiquariato, e C.L., del 1952, proprietaria di un’agenzia immobiliare; in due garage a Lesa, provincia di Novara, di proprietà della convivente di uno dei due ladri arrestati a luglio, P.P., nata nel 1961. Per tutti e quattro è scattata la denuncia per ricettazione.
Le tele recuperate, alcune pregiate, di autori presenti in prestigiosi cataloghi come Rosai, Gajoni, Crippa, Welters, Ibarra hanno un valore stimato in 1,2 milioni di euro, con certi singoli pezzi, come ad esempio “Uomini seduti” di Ottone Rosai (foto), che toccano quotazioni di 3/400 mila euro. Le più pregiate erano nascoste nel magazzino milanese, camuffate con coperture posticce raffiguranti acquarelli di semplice fattura, che hanno subito insospettito i poliziotti perché affiancati a tele di evidente valore artistico. L’indagine è stata lunga e complessa, con approfondimenti tecnici, analisi dei contatti che i due arrestati avevano intessuto e studio delle mosse dei sospettati ricettatori, tutti inseriti a vari livelli nel circuito del mercato dell’arte. La Polizia gallaratese, coordinata nell’inchiesta dal pm del tribunale di Busto Arsizio Luca Gaglio, è fiduciosa di poter arrivare a recuperare anche le altre opere rubate nel luglio 2006 a Gallarate e contemporaneamente dà un segnale forte ai cittadini: i ladri, che sia subito o nel giro di mesi, vengono presi e consegnati alla giustizia.
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