“Ho un infarto e sono in ospedale, come faccio a votare?”

C’è euforia nei seggi della provincia dove si vota per la scelta del leader del Partito Democratico.  Il motivo della felicità sono i numeri: alle 17 e 30 avevano votato 15.103 persone. Nel seggio di Varese centro, nella sede dell’Istituto interpreti e traduttori in via Cavour, il flusso di persone è stato continuo. Alessandro Alfieri, Roberto Molinari e Yapo Yapi dirigevano le manovre di voto. (foto: Roberto Molinari e Yapo Yapi nel seggio dell’Istituto interpreti e traduttori di via Cavour a Varese)

Una ultranovantenne al momento di votare si era accorta che aveva dimenticato il borsellino. Un commissario di seggio gli ha offerto l’euro necessario, ma la donna è uscita sulla strada per chiedere alla sua accompagnatrice «un credito per il futuro». Anche lei faceva parte degli oltre 1700 varesini che hanno votato per decidere la leadership del PD. 

Gli episodi curiosi sono molti. A Cassano Magnago alle 7 e 30 i votanti erano già i 52 (un pullman di cassanesi in partenza per una gita si è fermato a compiere il proprio dovere); ad Arcisate una signora si è lamentata perché stava aspettando dalle 6 di mattina e il seggio non era ancora pronto. Un signore che si trovava in ospedale, perché colpito da infarto, ha telefonato alla sede dei Diesse per chiedere come doveva fare per votare in ospedale.

A Malnate il volto del partito democratico è giovanissimo. Il seggio in piazza Salvo D’Acquisto è gestito da Marco Viscardi e da altri giovani impegnati nel nascente PD. Alle 18 erano 500 i malnatesi che avevano votato. «Sta andando meglio che alle altre primarie» ha commentato Viscardi. 
(foto sopra da sinistra: Marco Viscardi, Filippo Cardacci e Anna Battaini)
«L’affluenza è costante, un bel risultato. Le previsioni fanno ben sperare, si parla di oltre due milioni di persone» fanno sapere dalla centrale operativa dei Diesse.

Le operazioni di spoglio inizieranno alle 20 e 10.

Il voto in provincia paese per paese