Il teleriscaldamento energia del futuro per la città
Tre linee a "coprire" gran parte della città, 70-80 milioni di euro in investimenti, da sei a otto anni per il completamento: Agesp e Comune presentano un progetto "verde" e ambizioso
Tra sei-otto anni Busto Arsizio avrà una rete cittadina di teleriscaldamento. Lo annunciano Agesp e amministrazione comunale, convocando la stampa alla Piscina Manara per esporre il progetto, frutto di un lavoro proseguito per oltre un anno, che integra le previste tre linee di teleriscaldamento con impianti di tipo fotovoltaico e solare termico in un’ottica di risparmio energetico e abbattimento delle emissioni inquinanti, ma anche di consolidamento della posizione di Agesp come soggetto distributore di energia. A riferire su questi nuovi sviluppi erano il sindaco Gigi Farioli, i presidenti di Agesp Holding e Agesp Commerciale, Franco Castiglioni e Achille Broggi, e il direttore geenrale di Agesp Luca Premoselli.
Il progetto, ambizioso ma realistico, parte come "costola" bustocca di Agenda21 – la città è stata indicata dalla Regione come campo di sperimentazione nella gestione energetica ed ambientale – e si basa come detto sull’accoppiamento di energie rinnovabili come biomasse, fotovoltaico e solare termico con il teleriscaldamento da cogenerazione. Tre linee (in fondo all’articolo la planimetria), a partire rispettivamente dalle centraline poste nella sede Agesp di via Marco Polo, alla Cascina dei Poveri e presso il PalaYamamaY, copriranno gran parte della città, incluse parte di Sacconago e Borsano, potenzialmente, Sant’Anna. Il risultato netto, è stato calcolato, sarà un risparmio energetico annuo di 5.230 tonnellate di petrolio equivalenti (tep), pari al 27,1% del consumo medio corrente. Importante anche il calo previsto nelle emissioni di inquinanti, grazie anche ai moderni filtri di cui è prevista l’applicaizone nelle centraline a cogenerazione: -47,6% per le polveri, -99,3% per il biossido di zolfo, -29,4% per l’anidride carbonica. Al teleriscaldamento potranno allacciarsi interi condomini – si valutano in almeno 900 gli edifici cittadini con almeno 6 appartamenti equivalenti, per cui l’operazione sarebbe non solo economicamente conveniente, ma anche vantaggiosa in termini di minori bollette e, sparite le caldaie, zero inquinamento e manutenzione. Il programma, che mira a soddisfare fino alla metà dei bisogni energetici complessivi della città, richiederà tra sei e otto anni per tradursi in realtà. A cose fatte, il calore diverrà un bene che si acquista da un gestore come l’elettricità, senza più doverlo produrre in loco: e Agesp Commerciale, che oggi commercializza soprattutto gas, si prepara al grande salto per diventare Agesp Energia.
Gli investimenti previsti raggiungono i 70-80 milioni di euro. La prima linea ad essere realizzata, entro fine 2008, sarà quella tra la sede Agesp di via Marco Polo, dove sarà messa in opera una centralina a cogenerazione alimentata a metano, e i complessi della Piscina Manara e dei Molini Marzoli. Questa prima linea tra l’altro dovrà fornire calore al complesso residenziale che Aler completerà in via Tito Speri. Presso la Piscina Manara sorgeranno intanto, come primissima implementazione del piano, gli impianti ad energia solare termica (per ottenere calore) e fotovoltaica (per produrre elettricità), da installare separatamente. Si conta di ottenere 40000 kWh/anno che copriranno in piccola arte le necessità – elevate, come ricordano i dirigenti di Agesp – della piscina. A questi si aggiungeranno altri piccoli impianti sparsi per la città. Gli impianti a pannelli della Manara saranno installati nei primi quattro mesi del 2008, per una spesa di 250mila-300mila euro: «L’investimento si ammortizzerà in dieci anni» spiega Castiglioni. Nella stessa ottica "verde" non mancheranno nei prossimi mesi, infine, collaborazioni con enti locali confinanti: ad esempio gli accordi presi con Olgiate Olona per la creazione di un distributore di metano per autotrazione.
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