In biblioteca con il Premio Campiello
Lo scrittore, oggi giornalista al Piccolo di Trieste e Premio Campiello nel 2005 con “Mandami a dire”, presenta la sua nuova opera “Caracreatura”
Il nuovo libro dell’autore di “Mandami a dire”, Premio Campiello nel 2005, sarà presentato in biblioteca a Tradate, giovedì 25 ottobre, alle 21. Pino Roveredo, giornalista, ex operaio che oggi lavora come giornalista al Piccolo di Trieste, presenterà la sua ultima fatica, Caracratura (edizione Bompiani) e sarà intervistato dal giornalista varesino Ugo Marelli. Proseguono quindi gli incontri con gli autori dopo gli appuntamenti internazionali che hanno aperto la nuova stagione degli appuntamenti.
Il libro di Roveredo racconta di Marina, donna di mezza età, con una vita alle spalle fatta di fatiche e abbandoni, di violenze familiari subite per destino, ma con una voglia di riscatto che non è venuta mai meno e che alla fine pare averla condotta alle soglie di una nuova esistenza, serena, assieme al marito Federico e al figlio Gianluca. Ma qualcosa poi s’incrina, lo spettro della più grande piaga del nostro tempo, la droga, entra dalla porta di casa e sparge il suo veleno. Gianluca smarrisce se stesso, finisce in carcere: il mondo si è ribaltato, e tutto è accaduto in un attimo. E allora, ecco profilarsi l’odissea di questa Madre coraggio.
Pino Roveredo ritorna fra noi con una storia in presa diretta che possiede il rigore di una perfetta macchina narrativa. Ma il suo è anche più di un romanzo: è una lama che colpisce al cuore con la spietatezza di chi, senza usare trucchi e accomodamenti, vuole mostrare che la vita può essere anche questa. Non un gioco, ma una lotta in cui gettarsi con le unghie e coi denti, rendendoci partecipi, da lettori, di una commozione che va forse al di là delle parole.
Pino Roveredo è nato nel 1954 a Trieste da una famiglia di artigiani: il padre era calzolaio. Dopo varie esperienze (e salite) di vita, ha lavorato per anni in fabbrica. Operatore di strada, scrittore e giornalista, collaboratore del "Piccolo" di Trieste, fa parte di varie organizzazioni umanitarie che operano in favore delle categorie disagiate. Tra le sue opere, Schizzi di vino in brodo (2000), Ballando con Cecilia (2000), da cui lui stesso ha tratto una stesura teatrale rappresentata al Festival di Todi. Bompiani ha pubblicato i racconti di Mandami a dire (2005, Premio Campiello, Premio Predazzo, Premio Anmil, Premio "Il campione") e Capriole in salita (2006).
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