In consiglio comunale si discute di edilizia e ambiente

Questi i punti salienti di una seduta senza particolari scossoni

Serata tranquilla in consiglio comunale a Busto Arsizio. Senza argomenti "pesanti" da trattare (bilancio, fatti di cronaca e così via) l’assemblea riunita a Palazzo Gilardoni ha potuto esaminare una serie di punti rimasti in sospeso spesso da quasi un anno. Non pochi gli assenti, per ragioni di salute o impegni: tra questi lo stesso sindaco Farioli.
In avvio di seduta è stata ufficializzata la nomina a direttore generale del Comune di Giacomo Rossi (foto in basso), che ricopre già la carica di segretario comunale. Non essendovi incompatibilità fra le cariche, come sottolineato dal presidente del consiglio Speroni, la cosa è passata senza discussioni: del resto Rossi ha già di fatto svolto un ruolo da city manager gestendo il lavoro della macchina comunale relativamente alla nota inchiesta della Corte dei Conti sui super-stipendi.

Negli interventi di apertura si è citata fra l’altro l’insoddifazione dei gestori di bar per il nuovo regolamento dei dehors: assente il proponente Porfidio, negli interventi sono trapelati l’intenzione di tornare sui propri passi e limare quanto votato «in modo sbrigativo» (Lattuada) e la tardiva condanna del metodo usato – «bisognava ascoltati gli interessati prima di votare» (Corrado). Diego Cornacchia (FI) ha quindi lanciato un’interrogazione sul nuovo regolamento edilizio, quantomai necessario visto che, riferisce il consigliere, spalleggiato nella sua inziiativa dall’intera categoria edile, quello esistente è datato 1961. Per il vicesindaco e assessore all’urbanistica Giampiero Reguzzoni la sua revisione sarà contestuale al lavoro già in corso sul nuovo Piano di Governo del Territorio, ma è stato fatto notare da un lato (Riva, FI) che il piano delle regole edilizie e di quelle urbanistiche sono distinti anche nella recente Legge regionale 12/05 che disciplina la materia, dall’altro (Grandi, Ulivo) che da troppo tempo si parla di questo regolamento senza fare nulla di concreto.

Ribadito dall’assessore Zingale, in risposta a un’interrogazione di Corrado (Rifondazione), che i precari del Comune potranno essere stabilizzati – almeno i 23 su 28 che hanno i requisiti richiesti – si è passati a trattare di ambiente, argomento principe della serata, con Marta Tosi (gruppo misto) che proponeva in una risoluzione l’adesione del Comune al programma della Provincia di Varese epr gli "Acquisti verdi". La discussione si allargava ben presto a dismisura, senza particolare costrutto ma con l’opposizione pronta a bastonare la poca concretezza dell’azione della giunta in materia ambientale, e quest’ultima e la maggioranza a difendersi limitando i danni. Si andava così dal rinfacciare le ultime liti in casa Accam alla mancata promessa di avvare Agenda 21 anche a Busto, dalla questione degli asfalti mangiasmog promossi a suo tempo da An ma finora mai messi alla prova, fino al parco di via Manara chiuso al pubblico. Un breve spaccato, insomma, del difficile rapporto di Busto con l’ambiente, che Gianfranco Bottini (FI) motivava con la fisionomia insediativa e produttiva del territorio, vivace ma non certo fra le più salubri. Respinti i tentativi della Lega Nord di ridurre a raccomandazione prima, ed emendare poi il testo, la proposta Marta Tosi era alla fine approvata unanimemente. Il tema ambiente tornava ancora con la risoluzione firmata da Corrado per favorire l’acquisto di automezzi comunali propulsi a gas e gpl, e l’accorpata interrogazione per capire come mai ancora nel 2006 si sia fatto un bando per due mezzi a gasolio per la polizia locale. Dopo le spiegazioni del caso dell’assessore Lista e un emendamento di Pellegatta (An) che aggiungeva la propulsione elettrica a quelle "raccomandate", la risoluzione era approvata.

Durante la seduta si è infine discusso anche di scritte razziste o insultanti (le varie "Estracomunitari a casa", "25 aprile= vergogna nazionale") apparse presso lo stadio lo scorso inverno e peraltro prontamente cancellate, con l’approvazione all’unanimità di una risoluzione sempre a firma Corrado. Passa anche una delibera per porre fine al contenzioso tra il Comune e una ditta bustocca, in corso da ben 19 anni relativamente ai costi d’insediamento in zona industriale e che si è pensato bene di tagliare corto per evitare ulteriori esborsi in sede giudiziaria. Si è espresso contro il solo Luigi Rosa (Busto Civitas), astenuto il resto dell’opposizione che pure ha espresso tutta la propria perplessità.

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Pubblicato il 18 Ottobre 2007
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