In mille a Olgiate per la principessa con gli occhiali

Grande succeso domenica per la presentazione del libro della 11enne Elisa Raimondi "Anche le principesse portano gli occhiali", dedicato alla prevenzione oculistica

Domenica 21 ottobre, Elisa Raimondi, 11 anni, ha presentato presso il Teatro di Villa Gonzaga ad Olgiate Olona il suo libro “Anche le principesse portano gli occhiali”.

Al pomeriggio di festa sono intervenuti gli amministratori comunali di Olgiate Olona ed i rappresentanti di Commissione Difesa Vista, Lions Valle Olona, Oxo Italia, grazie al cui interessamento il sogno di Elisa di veder pubblicato un suo libro è divenuto realtà.

Quasi un migliaio le persone che hanno preso parte all’evento.

I bambini hanno partecipare ai laboratori sulla visione, nonché ai laboratori di trucco, travestimento, costruzione di “occhiali magici” e altri piccoli oggetti, grazie ai quali si sono trasformati nei protagonisti della favola di Elisa: principi, principesse, scudieri, fatine hanno poi assistito alla proiezione del cartone animato opera di Stefania Pravato, che ha anche illustrato il libro della piccola scrittrice.

La colonna sonora opera di Luigi Raimondi e Vincenzo Rasulo ha accompagnato la lettura animata del libro ad opera dell’attrice Michela Cromi del Teatro della Corte.

La scrittrice Erminia dell’Oro è stata la grande madrina dell’evento, presentando il libro di Elisa ed invitando tutti i bambini a coltivare la passione e l’amore per la lettura.

Il dottor Roberto Magni, oculista pediatrico, ha poi intrattenuto il pubblico adulto sul tema della prevenzione visiva nei bambini, presentando un nuovo strumento in grado di diagnosticare difetti visivi sin dai sette mesi di vita: una scoperta rivoluzionaria, in grado di intervenire per tempo evitando – per esempio – un problema visivo molto grave, l’ambliopia, o “occhio pigro” che se non curato in tempo porta alla sostanziale cecità permanente in un occhio.

Nella sola provincia di Varese nascono mediamente 7547 bambini (dati Istat 2003): circa 226 di questi sono ambliopi: se il problema viene individuato precocemente si risolve con l’uso di occhiali.

Se invece il problema viene scoperto a cinque o sei anni, si deve affrontare un lungo percorso di riabilitazione, chiudendo l’occhio sano per molte ore al giorno e per molte settimane, a volte mesi. Questi trattamenti sono davvero una tortura nei bambini.

Il dr. Magni ha lanciato un appello a chi ha la responsabilità di fare prevenzione sanitaria: “L’avanzamento tecnologico proposto dalle nuove apparecchiature dovrebbe essere recepito rapidamente da chi ha la responsabilità del Servizio Sanitario Nazionale: ciò comporterebbe oltretutto un cospicuo risparmio, in quanto non sarebbero più necessari i lunghi trattamenti riabilitativi che oggi vengono fatti.

Se non verranno predisposti controlli visivi entro il primo anno di vita, diventa più che mai urgente portare all’attenzione dei genitori e dei nonni, nel modo più capillare possibile, l’estensione e la gravità di questo problema, perché essi stessi facciano fare una visita oculistica ai propri figli o nipoti”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Ottobre 2007
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