Ivan Basso in maglia gialla: è quella di Tigros

La catena varesina di supermercati ha scelto il ciclista come testimonial e gli ha fornito la nuova divisa da allenamento. La conferma di Paolo Orrigoni

Di una cosa si può stare certi: Ivan Basso non è stato lasciato solo dai tifosi di casa sua. Dopo l’ovazione ricevuta dal pubblico in occasione della presentazione della Tre Valli e dopo l’appassionata difesa d’ufficio da parte del presidente della Provincia Marco Reguzzoni sul palco di Stoccarda (davanti al numero uno dell’Uci Pat McQuaid), ecco un terzo attestato di stima concreto che arriva dal territorio di Varese.

Questa volta è uno sponsor privato a muoversi per accompagnare Basso nelle sue sedute di allenamento. Si tratta di Tigros, la catena di supermercati che ha sede a Malnate, ha infatti deciso di sponsorizzare il vincitore del Giro 2006, fornendogli una divisa d’allenamento disegnata su misura per lui. Da quando ha rescisso il contratto con la Discovery Channel infatti, Basso si è allenato con un anonimo completo nero; ora invece i pedalatori che talvolta gli si accodano sulle strade della provincia lo vedranno sfilare in giallo, colore "sociale" di Tigros ma anche evocativo di una delle corse più care a Ivan, il Tour de France.
La notizia, trapelata su alcuni forum su internet, è stata confermata dall’amministratore delegato della catena commerciale, Paolo Orrigoni: «Avevamo scelto Ivan come nostro testimonial da prima del suo stop, ma non ci siamo certo tirati indietro. Io credo che rappresenti un’eccellenza dello sport varesino e sia il personaggio adatto per il nostro marchio nell’anno mondiale. Ci lega un’amicizia vera tanto che per indossare la nostra maglia non riceverà compensi: sa che nella sua persona riponiamo grande fiducia». Basso comparirà quindi da qui al mondiale nelle campagne pubblicitarie di Tigros che, non va dimenticato, è anche partner molto stretto con Varese2008 per la vendita del merchandising ufficiale.

Il rapporto con Basso però non è il preludio di un ingresso nel ciclismo di Tigros con velleità di sponsor. «Escludo categoricamente questa ipotesi – spiega Orrigoni – perché la nostra scelta è andata direttamente sulla persona. Non è detto che in futuro sceglieremo altri atleti varesini di alto livello per legare il nostro nome, di certo non pensiamo a entrare nel mondo del pedale. Si è trattato di una decisione per così dire "territoriale"».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Ottobre 2007
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