L’Apollonio diventa laboratorio delle arti teatrali

Un nuovo progetto rivolto ai bambini e l'arrivo dell'orchestra "Camerata dei laghi" rilanciano la stagione. Il critico Belli propone un nuovo teatro a proprietà mista

Le due nuove stagioni teatrali,  quella comunale e quella «privata» dell’Apollonio, non sono ancora iniziate, eppure la direzione del teatro di piazza Repubblica ha già pensato a rilanciare tutta l’attività con due nuovi progetti. Il primo riguarda un laboratorio d’arte che valorizzerà «il ridotto», la sala fino a oggi utilizzata per convegni e incontri; il secondo è l’arrivo della "Camerata dei laghi", orchestra fino a ieri di stanza a Gallarate che ha una buona produzione di concerti.

Il laboratorio nasce da alcune collaborazioni che l’Apollonio aveva già, come quella con il critico musicale Bruno Belli, e con i nuovi entrati Andrea Gosetti, attore e formatore, e Sandro Pignataro, direttore artistico della “Camerata dei laghi”. L’orchestra utilizzerà l’Apollonio per circa 40 giorni all’anno per fare prove e allestire spettacoli. «Nessun problema con Gallarate e la sua amministrazione – dice Pignataro – i nostri rapporti sono ottimi perché noi siamo nati lì e grazie al Comune che ci ha creduto. Siamo cresciuti molto e quindi avevamo l’esigenza di trovare un teatro dove allestire i nostri spettacoli. E poi qui siamo nel capoluogo di provincia».
La Camerata dei laghi esegue circa 50 concerti all’anno e produce una ventina di spettacoli. «Abbiamo chiesto finanziamenti alla Fondazione Cariplo, ma puntiamo a vendere i nostri spettacoli».

«Quest’anno – aggiunge Bruno Belli – oltre alle lezioni di introduzione all’opera, con un attore e un direttore d’orchestra, entreremo nella macchina organizzativa dello spettacolo. Insomma, sveleremo il dietro le quinte. Realizzeremo nel ridotto del teatro incontri per spiegare la vita del palcoscenico, partendo dalla vita degli stessi autori».

Andrea Gosetti farà rivivere Goldoni, Shakespeare e Alfieri e spiegherà ai ragazzi – perché il laboratorio è rivolto a loro – come nasce un’opera teatrale nella mente dell’autore e come l’opera vive e si sviluppa. «I ragazzi – spiega Andrea Gosetti – dialogheranno con l’autore e potranno ascoltare e vedere come sono nate opere teatrali famose, partendo da episodi della quotidianità. È importante spiegare loro quanto lavoro intellettuale, ma anche manuale, c’è in un’opera teatrale. Questo è un modo per scardinare anche un modello, come quello televisivo, che fa sembrare tutto possibile indipendentemente dalle competenze».

Filippo De Sanctis, direttore dell’Apollonio, è soddisfatto per due motivi: da una parte i numeri dei biglietti venduti dicono che il teatro di piazza Repubblica è il primo delle province lombarde e settimo se si conta anche Milano; dall’altra l’accordo con la "Camerata dei laghi” apre nuove prospettive. «Con Pignataro – dice De Santis – abbiamo concordato di utilizzare il ridotto per fare prove e allestimenti, come nel caso del “Signor Bruschino ” di Rossini. Prevediamo inoltre alcune prove aperte dell’orchestra alla cittadinanza. Il laboratorio di teatro, che non è un corso di teatro, sarà rivolto a bambini dagli 8 agli 11 anni. Inoltre, continueremo a fare gli incontri di preparazione all’opera con Belli». De Santis spiega inoltre l’andamento delle vendite degli spettacoli: «I numeri dell’Apollonio ci dicono che questo è un teatro popolare. La gente ci viene e sceglie cosa vedere. Ad esempio, quest’anno abbiamo venduto benissimo Shaolin, che lo scorso anno era andato bene ma non benissimo».

E a proposito di biglietti la direzione del teatro fa sapere che c’è ancora disponibilità per entrambe le stagioni, come conferma anche Andrea Campane, dell’assessorato alla Cultura del Comune di Varese. «La vendita per la Stagione comunale sta andando bene. Il fatto che ci siano ancora posti dipende dalla grande quantità di spettacoli a disposizione dei varesini. La proposta dell’Apollonio, ma in genere la proposta culturale della città, è di ottimo livello per quantità e qualità. Quindi è un fatto positivo che i varesini possano scegliere tra più opzioni».

Nella proposta culturale va ricompresa anche la Stagione musicale comunale che è di grande livello. Nessun concerto però verrà eseguito all’Apollonio, in quanto non dotato di camera acustica, il cui noleggio è molto costoso.  «Il futuro – conclude Belli – dovrebbe essere un nuovo teatro stabile a partecipazione mista, pubblico e privato. Un teatro che possa accogliere tutto, musica compresa».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2007
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