«La polizia non è un corpo estraneo al territorio»

Il sindacato di polizia risponde al consigliere di An, nonché assessore provinciale alla Sicurezza, Giuseppe De Bernardi Martignoni

«Il tema della sicurezza non è di destra né di sinistra.  Affrontarlo è un dovere nei confronti dei cittadini senza fare strumentalizzazioni di sorta». Il sindacato di polizia è perentorio nella risposta alle dichiarazioni al  capogruppo di Alleanza nazionale Giuseppe De Bernardi Martignoni. Nessuna polemica, dunque, ma una precisazione che Giorgio Saporiti del silp Cgil e Francesco Cianci del Sialp Uil tengono a rimarcare. «Ci ha molto stupito – continuano i sindacalisti – il taglio dell’ intervento pubblico del consigliere di An del 17 ottobre, riportato anche sulla stampa, perché riteniamo che, trattandosi di Istituzioni, una maggiore pacatezza consentirebbe di rendere una migliore informazione ai cittadini».

(foto: il sindacato di polizia nella recente manifestazione di Milano)

Il sindacato di polizia puntualizza alcune questioni specifiche  a partire dal contratto stipulato con l’attuale Governo «il migliore mai riservato alle Forze di Polizia e agli operatori della Difesa, per questa ragione sottoscritto da tutti i sindacati delle forze di polizia. Inoltre ha ripristinato in forma retroattiva il rimborso delle spese di cura e di degenza per ferite o infermità riportate in servizio, che erano state abrogate con la Legge Finanziaria del 2005. Due segnali incoraggianti di attenzione alle esigenze delle forze di polizia».

Stesso discorso, secondo Saporiti e Cianci, va fatto per l’indulto, sul quale è inutile polemizzare in quanto molte forze politiche erano d’accordo sul provvedimento, comprese quelle dell’opposizione,. Scendendo poi nel concreto, cioè sulle gravi carenze del parco macchine, Silp/Cgil e Siap/Uil ricordano che proprio il 19 ottobre scorso a Milano c’è stata una manifestazione in cui si denunciava l’attuale situazione e si chiedeva l’assegnazione di autovetture nuove «l’ultima delle quali è pervenuta a Varese nel lontano 2001».

I due rincarano la dose anche sul “Poliziotto di Quartiere”, che «a un esame realistico rappresenta  una sorta di “sussidiarietà alla rovescia” per effetto della quale forze di polizia nazionali assicurano quelle attività che più potrebbero essere prerogative della polizia locale». Infine, per quanto riguarda la sicurezza nella circolazione stradale, il sindacato di polizia afferma che la mappatura della strade a rischio è già stata effettuata dalla polizia stradale, su incarico della Prefettura.

Saporiti e Cianci rispondono a Giuseppe De Bernardi Martignoni anche nella sua qualità di assessore provinciale per la Sicurezza. «La Questura di Varese – dicono i due sindacalisti – ha corso il rischio di essere “declassata” per effetto dell’attuazione di direttive emanate nel 2005, declassamento scongiurato solo per l’intervento delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato».
Ce n’è anche sull’applicazione dei  “patti per la sicurezza”, da tempo ratificati ed applicati nelle in molte regioni limitrofe, ma non in Lombardia. Le cose non migliorano sul fronte del rapporto con gli enti locali: «La situazione della polizia di stato in provincia è veramente critica, e non solo nessun miglioramento è venuto dai governi “miracolistici”, ma neppure si individuano prospettive risolutive in quegli ambiti in cui una maggiore sensibilità e disponibilità degli enti locali, consentirebbe di risolvere i problemi logistici delle forze di polizia. È evidente la grave situazione logistica della Questura, in particolare l’Ufficio Immigrazione, ai cui dipendenti non sono stati destinati dei parcheggi, unici esclusi dalla ripartizione dei posti dell’autosilo che a breve verrà costruito».

Polizia Stradale – «L’ubicazione della Sezione di costituisce da anni una vera e propria pietra dello scandalo, non solo per le condizioni in qui sono costretti gli Uffici ma anche la sua ubicazione rende difficoltosa l’accessibilità da parte dell’utenza».
Busto Arsizio – «Malgrado si sia già colto il “brillante risultato” della soppressione del distaccamento di polizia stradale che semmai avrebbe dovuto essere potenziato – determinata proprio dalle irrisolte difficoltà logistiche che non sono certo una novità degli ultimi anni – rimane ugualmente “in alto mare” la risoluzione di tutti i problemi determinati dall’inadeguatezza dell’attuale sede del Commissariato.

Malpensa –  «Proprio il sindacato nell’aeroporto è il motore attraverso cui si cercano risposte almeno sufficienti alle esigenze tuttora irrisolte, quelle stesse che da anni sono sostenute solo dall’enorme sforzo del ministero dell’Interno».

«Certo  è- concludono Cianci e Saporiti –  che di fronte a un quadro del genere, le organizzazioni sindacali ribadiscono che i presidi di polizia non possono essere considerati dei “corpi estranei” nella provincia, né tali vogliono essere considerati i suoi dipendenti».

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Pubblicato il 29 Ottobre 2007
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