La Provincia arruola le “scuole risparmiose”
Arriva in 100 scuole e tutti gli istituti superiori della provincia il progetto che riduce la bolletta energetica del 50%
Cento edifici scolastici del Varesotto sono pronti a dimezzare i loro consumi energetici grazie al progetto del professor Ferruccio Jarach. Partito nel 2005 al Liceo Tecnologico di Laveno Mombello, il laboratorio di risparmio energetico sta contagiando tutta la provincia. Lo scorso anno scolastico è stata messa a punto la didattica in otto istituti, dalla scuola materna gli istituti superiori, per affinare le strategie su target diversi. Quest’anno saranno coinvolti tutti gli Istituti Superiori del Varesotto ed un centinaio di materne, elementari e medie.
Qual è il segreto di tanto interesse da parte delle istituzioni? Jarach risponde sicuro: «Questa è un’azione costruita per cambiare il modo in cui si gestisce una scuola e permetterle di fare un passo concreto verso un utilizzo più sostenibile. Non è un progetto in cui entra in classe un esperto esterno, fornisce qualche nozione e poi tutto torna com’era prima».
È l’attenzione alla luce naturale e la costante misurazione del contatore che permette di eliminare gli sprechi. «I risultati sono facilmente misurabili" aggiunge Jarach "basta un numero quello che indica il consumo effettuato prima e dopo l’azione". Il risparmio di energia produce effetti concreti:si riducono i costi della bolletta, diminuiscono le immissioni di Co2 nell’atmosfera e permette di conservare le fonti di energia non rinnovabili per le generazioni future.
Come interessare i giovani, specialmente se molto piccoli, a questioni ambientali? «Il segreto è responsabilizzare alcuni ragazzi in modo che abbiano il desiderio di cura per il bene comune, abitudine poco diffusa soprattutto in Italia».
Confrontarsi con bambini che non hanno mai sentito parlare di energia e risparmio è stata un’ulteriore difficoltà? Ma Jarach smentisce il pregiudizio: «è vero proprio il contrario. Basta dire che alle superiori solitamente si individua un guardiano della luce che si prende l’incarico per l’intero anno di spegnere l’interruttore quando la luce del sole è sufficiente ad illuminare l’aula. Alle scuole materne ed elementari abbiamo dovuto istituire dei turni con una medaglia per identificare il responsabile della giornata perché i volontari erano troppi».
Sulle scuole che l’anno scorso hanno provato il laboratorio i risparmi di energia sono stati tra i 10 e il 50%. Quest’anno però il loro obiettivo è non tornare alle vecchie abitudini una volta calato l’entusiasmo iniziale. A loro toccherà quindi una breve messa a punto per non dimenticare e sprecare il lavoro fatto.
Il progetto è stato promosso dall’Assessore provinciale alla Tutela ambientale Francesco Pintus con l’aiuto del dirigente Susanna Capogna ed è stato poi sostenuto dal Provveditore di Varese Antonio Lupacchino. La novità di quest’anno è che si è cercato di coinvolgere anche l’assessorato all’Edilizia scolastica in modo da unire le sinergie e reinvestire parte dei soldi risparmiati per rinnovare gli edifici e diminuire ulteriormente gli sprechi.
I risultati del concorso lanciato dalla Provincia per reperire volontari ecologici saranno presentati il prossimo 18 ottobre in un convegno. Dalla teoria alla pratica, il risparmio energetico è servito.
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