La Regione deciderà sul futuro degli slot

Due provvedimenti per garantire i propri diritti previsti da Costituzione e UE nel campo del trasporto aereo

Regione Lombardia stabilisce ufficialmente nella propria normativa il proprio diritto a partecipare alle decisioni sull’assegnazione degli slot negli aeroporti lombardi e più in generale sul "coordinamento aeroportuale" e sulle "concessioni di gestione aeroportuale", sempre per quanto riguarda il territorio lombardo.
«Lo facciamo – ha spiegato il presidente Roberto Formigoni, insieme agli assessori alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, e al Territorio e Urbanistica, Davide Boni – con due provvedimenti: una delibera, immediatamente efficace e operativa, centrata in particolare sull’attribuzione delle bande orarie; e un progetto di legge, da presentare quanto prima al Consiglio regionale, per rendere stabile e definitivo il ruolo che la Regione stessa intende assumersi sul trasporto aereo».

Formigoni ha ricordato che i provvedimenti della Regione «hanno un duplice fondamento: la Costituzione italiana (comma 3 articolo 117), in vigore dal 2001, che definisce la materia aeroportuale come ‘concorrente’, e i Regolamenti europei (95/93 e 793/2004), che appunto indicano la compartecipazione alle decisioni».
Le scadenze in cui l’esercizio di questo "diritto" dovrà esplicarsi sono ravvicinate: «Una rappresentanza di Regione Lombardia – ha spiegato Formigoni – prenderà parte alla riunione dell’organo nazionale deputato (attualmente Assoclearance) per partecipare alle decisioni relative ai propri aeroporti e successivamente, già l’11 novembre, sarà con la delegazione dell’organismo alla riunione dello Iata, l’autorità mondiale per le rotte».

Nell’apposita delibera la Giunta regionale definisce le modalità di partecipazione alle procedure di assegnazione delle bande orarie. In particolare la Regione assume questi compiti:
interviene perché venga assicurato il proprio coinvolgimento nella designazione del soggetto Coordinatore delle bande orarie negli aeroporti lombardi (attualmente si tratta di Assoclearance, associazione composta da vettori e enti gestori degli aeroporti);
partecipa al procedimento istruttorio di assegnazione delle bande orarie, nel caso in cui il Coordinatore assuma decisioni che incidono sugli interessi regionali (anche in considerazione delle gravi conseguenze del Piano Industriale di Sopravvivenza di Alitalia, che potrebbe ridimensionare il ruolo di Malpensa con rilevanti ripercussioni sull’economia del territorio, calcolate dallo studio Ambrosetti in 15 miliardi di euro);
partecipa con un proprio rappresentante nei Comitati di coordinamento degli aeroporti in territorio lombardo (secondo quanto previsto dal regolamento europeo 95/93);
– dà mandato al Presidente della Giunta di assumere tutte le iniziative necessarie a garantire la tutela degli interessi regionali e chiede la partecipazione dello stesso presidente alle sedute del Consiglio dei ministri quando siano all’ordine del giorno provvedimenti su queste materie.

«Per quanto riguarda in particolare Malpensa – ha sottolineato l’assessore Cattaneo – la Regione ha approvato precisi criteri, che intende far rispettare, per la rideterminazione delle bande orarie che riguardano lo scalo varesino». In particolare:
garantire la concentrazione del traffico sull’aeroporto hub da parte di uno o più vettori, anche con il supporto di alleati, che dovessero subentrare, nell’assegnazione di slot, ai vettori attualmente operanti;
mantenere l’organizzazione del tipico "flusso ad onde" e garantire la conservazione delle reti di adduzione verso gli aeroporti lombardi;
impedire la possibilità di mantenere slot modificandone la tipologia di utilizzo, sostituendo le tratte intercontinentali e internazionali con tratte di breve-medio raggio.
«In altre parole non si pensi – ha sottolineato Cattaneo – di sostituire un Malpensa-Tokio con un Malpensa-Perugia».

Parere obbligatorio della Regione sulle decisioni del Coordinatore aeroportuale che incidano su politiche economiche, governo del territorio e capacità aeroportuale; nomina di un rappresentante regionale nel Comitato di coordinamento degli aeroporti (previsto dal Regolamento europeo 95/93), che è a sua volta tenuto a motivare nello specifico eventuali decisione contrarie al parere del rappresentante regionale; introduzione di specifici parametri per il Coordinamento aeroportuale che garantiscano gli interessi regionali e favoriscano il mantenimento del ruolo di hub; partecipazione della Regione alla procedura per il rilascio di nuove concessioni di gestione aeroportuale con la fissazione di specifici obiettivi di sviluppo.

Sono questi i punti principali del Progetto di legge varato dalla Giunta regionale, «il cui obiettivo – ha sottolineato l’assessore Boni – è assicurare che, riguardo al trasporto aereo, vengano rispettati i principi di valorizzazione del territorio e dell’economia, trasparenza nelle procedure, collaborazione e concertazione con enti locali e operatori economici".
"Nessuno pensi – ha aggiunto Boni – di farsi scudo con i nostri provvedimenti e scaricare le sue responsabilità, in particolare Alitalia e soprattutto il Governo, al quale non mancheremo mai di richiamare le sue responsabilità verso la Lombardia e verso Malpensa».

In particolare, i parametri di Coordinamento indicati dal progetto di legge riguardano:
garantire destinazione e mantenimento di una percentuale di bande orarie dedicate a rotte intercontinentali, percentuale che verrà indicate dalla Giunta regionale;
– privilegiare, nell’assegnazione delle bande orarie eventualmente rese disponibili, le richieste relative a servizi aerei commerciali, tali da consentire il mantenimento del network dell’aeroporto hub in termini di collegamenti da/per destinazioni intercontinentali;
favorire l’assegnazione degli slot a vettori che richiedano bande orarie in grado di consentire l’attivazione di rotte intercontinentali;
eventuale previsione di sanzioni a carico del vettore, qualora non confermi la richiesta di bande orarie con la corrispondente destinazione come comunicata al coordinatore;
– garantire il supporto continuativo per assicurare l’efficienza del traffico a lungo raggio negli aeroporti hub;
organizzazione delle bande orarie tale da consentire e implementare anche le rotte con aeroporti privi di collegamenti intercontinentali.

La Regione inoltre promuove forme di collaborazione e coordinamento con tutti i soggetti interessati dal tema del trasporto aereo come ad esempio le altre Regioni, i Comuni, organi statali competenti, operatori economici, ecc.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Ottobre 2007
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