La sinistra radicale sfila a Roma: “Siamo mezzo milione”

Successo per la manifestazione sul Welfare

Moni Ovadia, Nichi Vendola, Pietro Ingrao, Oliviero Diliberto, Giovanni Russo Spena: questi solo alcuni dei nomi celebri, politici e non, che a Roma stanno sfilando insieme a centinaia di migliaia di persone venute da tutta Italia alla grande manifestazione indetta dalla sinistra radicale contro il precariato e per i diritti civili. Un successo enorme per gli organizzatori, che dichiarano: "Siamo mezzo milione". Cifra poi rivista fino a toccare i 700.000. Con i manifestanti anche una piccola ma agguerrita pattuglia dalla provincia di Varese: circa 200 persone giunte con quattro pullman. L’atmosfera appare tranquilla: in testa sfilano i rappresentanti politici, in fondo all’enorme corteo i centri sociali. Discreta la presenza delle forze di polizia; presente anche il servizio d’ordine sindacale. Sul palco di piazza San Giovanni saliranno le storie degli "invisibili", precari che raccontranno le loro peripezie fra gli interventi teatrali di Ascanio Celestini e la musica di varie band. Sul palco, per scelta, non saliranno politici. Ministri e sottosegretari non sono stati invitati.

«Se il buongiorno si vede dal mattino, è un mattino bellissimo per la ‘Casa Rossa’» ha dichiarato alla stampa il governatore della Puglia Vendola. Ad aprire il corteo è un leader storico della sinistra "dura e pura" come Ingrao, accolto fra gli applausi; in piazza anche tante bandiere della Cgil, con la "benedizione" di Giorgio Cremaschi, segretario della Fiom, ala dura della "triplice" sindacale. E come la posizione della Fiom si distingue da quella dei maggiori sindacati, così non mancano distinguo: tra i Verdi il ministro Pecoraro Scanio dichiara la non partecipazione del partito ad una manifestazione vista come antigovernativa, mentre il capogruppo alla Camera Angelo Bonelli sta invece sfilando. Situazioni inevitabili in una manifestazione che, lungi dal voler abbattere il governo, mira a frenarne lo spostamento a destra, richiamando Prodi e soci al rispetto di tutti i punti del programma elettorale.

La manifestazione è stata preceduta da un episodio di contestazione al centro convegni Capranica, dove si stava tenendo un convegno a difesa della legge Biagi, viceversa aborrita dai manifestanti riunitisi oggi nella capitale. Alcuni giovani di Rifondazione hanno esposto striscioni di protesta, ricevendo in tutta risposta un caldo invito ad andare a lavorare. Da precari, naturalmente.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Ottobre 2007
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