Malpensa: la crisi si affronta nel concreto
Dopo l’incontro dei sindaci del Cuv al Ministero dei Trasporti il Pdci attacca: “La demagogia di Lega e Destre serve a nascondere gravi responsabilità”
Riceviamo e pubblichiamo
L’incontro che i Sindaci hanno avuto a Roma al Ministero dei Trasporti risulta significativo di una positiva inversione di tendenza. Anche sulla base della mozione approvata dal Parlamento su proposta dell’Unione (con l’intervento tra gli altri della Senatrice Maria Pellegatta), il Governo affronta quello di Malpensa come una questione nazionale. I localismi e la costante ricerca di conflitti sono alla base della crisi che attraversa l’aeroporto e che ci preoccupa.
Occorre affrontarla nel concreto per dare risposte ai lavoratori e alla loro giusta mobilitazione e ai cittadini. Per fare questo occorre cambiare la politica fin qui adottata dalla Destra.
Nel concreto indichiamo alcuni esempi:
– i costi di Alitalia , individuata come salvagente dei due hub di Malpensa e Fiumicino, dai Governi Berlusconi , sono stati scaricati sui contribuenti ( per non parlare di altre operazioni aziendali fallimentari poste a carico della Compagnia di bandiera;
– la Regione Lombardia se ne è infischiata dello sviluppo ordinato dell’aeroporto ed ha sempre rifiutato di produrre la Valutazione ambientale , VAS;
– la Provincia di Varese, neppure rappresentata nel Consiglio SEA, ha ignorato anche nei suoi strumenti urbanistici l’area di Malpensa.
– l’incoerenza di una politica aeroportuale (un aeroporto in Lombardia ogni 50 chilometri) e la precarizzazione del lavoro sono l’eredità di decenni di deregulation Malpensa è stata al centro di scorribande ed ancora oggi è oggetto di ipocrita propaganda.
Questa situazione va superata se si vuole davvero affrontare la crisi dell’aeroporto. Gli impegni assunti al Ministero dei Trasporti riguardano una nuova politica aeroportuale nazionale in cui inquadrare lo sviluppo di Malpensa, la considerazione di Alitalia finalmente come azienda e non come “carrozzone”, impegni veri a tutela del territorio e per contrastare gli inquinamenti: si tratta di fatti positivi. Accanto a questi l’impegno personale e politico del Ministro Alessandro Bianchi per la salvaguardia dell’occupazione a Malpensa.
La demagogia che ci propinano le Destre, che hanno gravi responsabilità, e gli appelli di personaggi buoni per tutte le stagioni come Bonomi Presidente Sea e prima Alitalia, hanno fatto il loro tempo. Ora più che mai la lotta dei lavoratori, l’azione degli amministratori e la partecipazione dei cittadini sono risorse importanti per affrontare in modo nuovo lo sviluppo dell’aeroporto, superare la crisi, ripensare Malpensa.
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