“Migliorano i collegamenti, Malpensa meno isolata”

Soddisfazione da parte dell'assessore Cattaneo per l'andamento dei lavori che collegheranno L'eroporto alla A4. Sopralluogo anche al cantiere delle Fnm

E venne finalmente il tempo delle buone notizie, dopo i mesi e gli anni delle lungaggini. Almeno per la Malpensa-Boffalora, sembra proprio che i tempi potranno essere rispettati, e che a fine marzo la nuova arteria potrà essere inaugurata. Ha dunque motivo di essere soddisfatto l’assessore regionale alle infrastrutture Raffaele Cattaneo, che oggi, 25 ottobre, ha compiuto un tour d’ispezione alle maggiori opere infrastrutturali dell’Alto Milanese, a bordo di un pullman dei FNM Autoservizi con abbonandante seguito di tecnici, sindaci, giornalisti e operatori. Il risultato è una serie di constatazioni positive sull’andamento dei lavori, cui inevitabilmente si affianca la polemica contro Alitalia e il governo per le controverse scelte su Malpensa.

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Un piccolo tour delle “grandi opere” 4 di 21

Prima tappa della giornata è stata Castellanza, per una fugace occhiata all’andamento dei lavori sulla linea FNM verso Busto Arsizio. Il tunnel dell’interramento è stato completato un anno fa e viene dotate delle necessarie misure di sicurezza, ma al momento, come illustrava l’ingenger Roberto Ceresoli di FNM Ingegneria, si sta lavorando soprattutto a integrare il tratto che collegherà con la nuova stazione ferroviaria di Busto-Castellanza. «La chiave sarà il raddoppio dei binari, che dal 2009 permetterà di superare questa strozzatura a binario unico e di incrementare la frequenza dei treni» rileva Cattaneo. Non mancheranno anche interventi stradali, con un nuovo cavalcavia una rotatoria a superare la trincea ferroviaria esistente. «Avremmo potuto fare prima, certo» aggiunge Cattaneo, «ma solo fermando il servizio ferroviario, con immaginabili conseguenze sui pendolari».

A Busto Arsizio è in via di realizzazione il "nodo" ferroviario tra FNM e rete ex FS (ora RFI). Non è mancata una visita alla stradina di collegamento che ha risolto, per intervento della Regione e in primis di Cattaneo, la "grana" posta dall’isolamento pedonale in cui si sarebbero venuti altrimenti a trovare i residenti. Ad incontrare Cattaneo c’erano anche alcuni fra i più vocali esponenti del locale comitato, per una volta soddisfatti e non più a rischio di essere "murati vivi" tra i raccordi dell’opera. Esponendo i progetti, ancora l’ingegner Ceresoli ha mostrato i progressi compiuti, come la realizzione dei collegamenti stradali, il completamento della trincea che ora taglia la via Gioberti, il nuovo sottopasso di via Castellanza sotto la linea RFI Milano-Gallarate, che ha richiesto delicati interventi anche sulle modalità di passaggio dei treni nelle ore notturne. «Tutti questi lavori richiedono sempre la massima collaborazione con le amministrazioni locali» commenta Cattaneo. «Queste opere incidono nella carne viva dei centri urbani, è bene organizzarsi per evitare di trovarsi poi un comitato che blocca le ruspe…» Anche qui il termine è la primavera 2009, data del "grande sblocco" previsto per la linea Saronno-Novara e per i collegamenti Milano-Malpensa.

Ma il fiore all’occhiello che dopo anni di musi lunghi allarga il sorriso dell’assessore è la Malpensa-Boffalora. Dopo annosi ritardi dovuti all’acquisizione dei terreni prima, all’ingombro di innumerevoli servizi (fognature, oleodotti, gaasdotti e chi più ne ha più ne metta) poi, l’opera procede ora a buon ritmo. L’asfalto è stato posato fin quasi a Vanzaghello, è la strada è ragionevolmente percorribile senza particolari gimcane fino all’altezza di Cuggiono. Anche all’estremità sud il grande cavalcavia sopra la Milano-Torino e l’alta velocità (il famoso Corridoio V) è realizzato. La gran parte delle opere maggiori sono complete: restano da ultimare alcuni svincoli, gettare l’asfalto sulla maggior parte del percorso, mettere in opera l’illuminazione delle numerose gallerie – l’opera corre in trincea per gran parte dei suoi 18,6 chilometri – e le usuali misure di sicurezza stradale. Il termine del 31 marzo 2008, imposto da un Cattaneo spazientito un anno fa, sembra non essere più una chimera. La Malpensa-Boffalora diverrà parte di un sistema complessivo di collegamenti, che includerà la variante della SS341 fino all’Autolaghi da un alto, e un collegamento verso sud e verso la Tangenziale Ovest milanese dall’altro. Fra l’altro, Lonate Pozzolo si verrà a trovare ad avere probabilmente il più alto rapporto fra chilometri di tangenziale e abitanti di tutta la regione, con relativo beneficio per la viabilità locale non più gravata dal traffico di passaggio, come rilevato anche dal sindaco Piergiulio Gelosa.

«Fra pochi mesi Malpensa, da troppi dipinta come uno scalo isolato nella brughiera, avrà un anello di collegamento di superstrade» ricorda Cattaneo, passando quindi alla polemica, servita su un piatto d’argento, contro Alitalia e governo. «Scelte immotivate e incomprensibili» da parte della compagnia di bandiera e di un esecutivo nazionale «cieco e suicida» per l’assessore, che assume toni leghisti fustigando il romanocentrismo galoppante che diagnostica in Alitalia. «Su 21.000 dipendenti, 19.500 romani e laziali: qui si stanno accontentando alcuni sindacalisti romani e alcuni piloti che preferiscono decollare e atterrare vicino a casa…» si lascia andare Cattaneo. «Sono riusciti perfino a dividere i sindacati romani da quelli lombardi. Comunque il mercato alla lunga si imporrà, e deciderà da dove è meglio decollare. Noi compiremo uno sforzo collettivo per difendere questo investimento di tutti in un aeroporto che viene in questo momento (tardi, ma Cattaneo lo ammette ndr) delle infrastrutture di collegamento più moderne. Confido che l’azione di lobbying della Lombardia saprà farsi valere e far cambiare idea ad Alitalia, che in ogni caso avrebbe più danni che benefici abbandonando Malpensa».

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Pubblicato il 25 Ottobre 2007
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