Mondiali 2008: buoni progetti ma lo sport è quasi assente

Due milioni e quattrocentomila euro stanziati da Regione, Camera di commercio ed enti locali per iniziative collaterali alla kermesse ciclistica

Due milioni e quattrocentomila euro: questa la cifra che Regione Lombardia, Camera di Commercio di Varese ed Enti locali hanno stanziato con la firma dell’accordo di programma "Competitività" realizzato in previsione dei mondiali di ciclismo del 2008.

La firma è avvenuta oggi – lunedì 8 ottobre – presso la sede territoriale varesina della Regione, alla presenza dei due assessori lombardi Massimo Buscemi e Pier Gianni Prosperini, del presidente dell’ente camerale Bruno Amoroso e di un folto gruppo di amministratori locali.
È toccato proprio a loro illustrare i termini di un accordo con il quale sono state previsti una serie di stanziamenti sul territorio, in modo da ampliare il "menù" a disposizione dei cittadini e soprattutto dei turisti che conosceranno Varese in occasione dei Mondiali e che magari torneranno a far visita alla terra dei sette laghi.
Nel carnet figurano iniziative di taglio diverso: si va dalla realizzazione del museo della civiltà contadina (Brinzio) al sostegno del centro documentazione della Linea Cadorna; da un percorso naturalistico-didattico sulla civiltà di Golasecca (a Bodio) a uno pedonale attorno al lago di Ghirla. Non mancano gli stanziamenti diretti alla promozione di Varese 2008, al progetto "Bike Hotel", a una scuola di mountain bike o alla valorizzazione della produzione agroalimentare.
Insomma un pacchetto che, per dirla con il presidente Amoroso, «vuole sfruttare al meglio la grande opportunità data al territorio dai Mondiali».

Tutte iniziative lodevoli, come positivi sono certamente il coinvolgimento e la coordinazione di tutti i soggetti pubblici, però colpisce la mancata attenzione a quelli che dovrebbero essere i primi fruitori, ovvero gli sportivi locali.
Tra tutti i progetti finanziati infatti, non ce n’è uno che preveda la costruzione o il restauro di un’infrastruttura sportiva. come del resto non ce ne sono nel complesso di tutti gli stanziamenti (non solo di questo) che riguardano il mondiale. Peccato, perché proprio l’assessore Prosperini ha dato una giusta chiave di lettura per quel che dovrebbe accadere in questi casi: «A Monaco di Baviera, 35 anni dopo, le strutture costruite per le Olimpiadi sono tuttora usate da tutta la popolazione». Ebbene, forse anche a Varese ci si poteva aspettare qualcosa di simile, seppure in piccolo. Per fare esempi concreti, si sarebbe potuto finanziare qualche anello ciclabile dove far allenare i più piccoli o "rinfrescare" il velodromo Ganna (su quelle curve in cemento Beppe Saronni imparò a vincere, anche il mondiale di ciclismo) o magari costruire qualche spogliatoio nuovo per i campi comunali.
Peccato, perché l’idea di fondo rimane davvero buona e regalerà a turisti e residenti parecchie iniziative utili che – promettono gli amministratori – verranno realizzate entro il Mondiale stesso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Ottobre 2007
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