Naziskin varesino, chiusa l’indagine di Bologna

Rimane in carcere il varesino Alessandro Limido, 28 anni, accusato di far parte di un'associazione ispirata all'ideologia nazifascista

Rimane in carcere il varesino Alessandro Limido, 28 anni, accusato di far parte di  un’associazione ispirata all’ideologia nazifascista e finalizzata all’incitamento all’odio razziale. Ma l’indagine è ora ufficialmente chiusa.
La Pm del capoluogo emiliano, Morena Plazzi, ha notificato l’avviso di fine indagine a 24 dei 28 indagati. Per 4 di loro è stata invece chiesta l’archiviazione. Sono ancora in carcere Alessandro Carapezzi, 34 anni, di Sasso Marconi (considerato il leader del gruppo) e Alessandro Limido, il ventottenne di Varese, figlio dell’ex calciatore di Varese, Juventus e Avellino Bruno Limido.
Gli arresti domiciliari erano invece scattati per Fabio Carlini, 33 anni, di Mirabello (Ferrara). Secondo l’inchiesta della Procura, i tre sono i promotori di un’associazione che aveva lo scopo di pianificare e commettere reati o semplici contravvenzioni determinati da motivazioni di discriminazione razziale, etnica e religiosa.

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Pubblicato il 04 Ottobre 2007
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