Ospedale Bellini, le paure della Lega

Luigi Peruzzotti afferma: «Porteremo in piazza la gente a Gallarate e persino sotto il Pirellone»

Qual è il destino dell’ospedale Bellini di Somma Lombardo? Le sue sorti sono altamente incerte e la Lega Nord si preoccupa. Deciso è stato l’intervento di Luigi Peruzzotti, che durante il consiglio comunale di ieri, lunedì 15 ottobre, ha richiesto al sindaco Guido Colombo una netta presa di posizione: «Circolano voci molto gravi, secondo cui ci potrebbe essere uno spostamento a Gallarate. Tutte le forze politiche devono impedire che le decisioni prese altrove ricadano sulla testa dei cittadini di Somma Lombardo e dei paesi vicini». Peruzzotti tuona: «Chiedo un consiglio comunale aperto su questa problematica. Pensavo che la situazione ospedaliera del Bellini non potesse peggiorare ulteriormente, ma il futuro è davvero oscuro. Non vogliamo solo un gerontocomio». Il consigliere della Lega Nord ha ricordato poi come l’ospedale di Somma sia stato nel tempo declassato e sminuito. Peruzzotti è pronto a intervenire e mobilitare i Sommesi: «Occorre coinvolgere tutti i cittadini e portare in piazza la gente. Se serve, protesteremo sotto le finestre dell’azienda di Gallarate e persino del Pirellone, nonostante l’assessore alla sanità regionale sia della Lega. A volte i politici dei più alti livelli sono sordi alle esigenze del territorio, ma noi ci faremo sentire». Anche l’ex sindaco Claudio Brovelli concorda con le richieste di Peruzzotti: «A volte il silenzio è inteso come accettazione e in questi due anni è mancata una determinazione da parte dell’amministrazione. Serve un documento condiviso da tutto il consiglio comunale che difenda almeno la Day Surgery». I politici sommesi sono preoccupati soprattutto per il futuro di questo servizio che, stando alle voci, rischia di essere spostato a Gallarate. Il sindaco Guido Colombo ha chiesto un po’ di tempo per accertamenti: «Prendo atto delle preoccupazioni. Siamo disponibili ad affrontare il problema e chiederò a Rania stesso di puntualizzare la situazione. Nella riunione appena avuta in Regione con l’azienda ospedaliera Sant’Antonio Abate, però, non è uscito nulla di tutto ciò». Ad alimentare i timori dei politici sommesi sono state proprio le parole di qualche settimana fa del direttore generale del Sant’Antonio Abate,  Giovanni Rania, sulla trasformazione dei posti letto sommesi. Il direttore generale, infatti, aveva dichiarato che avrebbero ristrutturato il vecchio reparto di chirurgia per la riabilitazione geriatrica e il mantenimento. Il progetto ventilato porterebbe a Somma 22 nuovi posti letto, ma sembrerebbe segnare il declino della Day Surgery, con i suoi sei posti per interventi in giornata. Rania ha sottolineato che in questa ristrutturazione ci sarà spazio anche per le cure intermedie, dove, novità assoluta in Lombardia, lavorerà un equipe di  ospedalieri, personale del distretto sanitario e medici di medicina generale. Sorge, però, una domanda nei cittadini sommesi: con questo ampliamento della riabilitazione geriatrica, la Day Surgery che fine farà? Seguirà la sorte dell’ex reparto di chirurgia, ormai chiuso da 8 anni?

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Pubblicato il 16 Ottobre 2007
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