Referendum sul welfare, a Malpensa e alla Whirlpool trionfano i “sì”

Nel settore trasporti dell'aeroporto su 6353 aventi diritto hanno votato in 1964. Alla Whirlpool quasi la totalità dei lavoratori si è recata alle urne

In quella che può a buon diritto essere considerata la più grande “azienda” del Varesotto sono stati resi noti i risultati del referendum sull’accordo del 23 luglio scorso siglato tra sindacati e Governo. Su 6353 aventi diritto nel settore trasporti hanno votato in 1964: i dati a prima vista possono sembrare deludenti, ma non è così. Infatti a Malpensa e soprattutto nel comparto dei trasporti ci sono turni, riposi e lavori notturni difficili se non impossibili da intercettare, tant’è che anche quando i sindacati procedono con votazioni interne lavorano su quattro o cinque giorni. In questo caso il referendum è stato sviluppato su tre giorni, lunedì 8, martedì 9 e mercoledì 10 ottobre e al voto sono andati appunto poco meno di 2 mila lavoratori: «Il dato sull’affluenza è positivo soprattutto considerando le difficoltà di questo settore», commentano Antonio Albrizio della Uil trasporti, Ezio Colombo della Filt Cgil e Dario Grilanda della Fit Cisl. Più di mille lavoratori Sea non sono andati a votare perché a casa a riposo, altri mille delle aziende che operano nello scalo non hanno potuto recarsi al voto, mentre non sono stati raggiunti dai sindacati almeno 1500 lavoratori delle compagnie aeree. Tra i votanti (1964) il sì ha prevalso di gran lunga: il 79,8 per cento (1568 voti) hanno aderito al protocollo sul Welfare, mentre i “no” sono stati solo 377 (19,1 per cento), con 19 schede bianche o nulle. «Un grande risultato – chiosano i sindacalisti -, qui ci sono molti ragazzi con contratti precari o a termine. La grande maggioranza di “sì” è il segno della comprensione del senso di fondo del documento». Tutti i settori di Malpensa, che occupano, trasporti compresi, circa 18 mila lavoratori, renderanno noti i risultati a breve: se confermato il dato emerso in questa prima tranche, è in arrivo una pioggia di “sì”. Anche alla Whirlpool sono i sì a trionfare: su 2226 aventi diritto al voto, si sono recati alle urne in 2059: 1525 hanno detto sì, facendo balzare al 74,1 per cento l’approvazione del documento sul welfare, mentre i no sono stati 475, pari al 23,1 per cento.

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Pubblicato il 10 Ottobre 2007
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