“Roditore ignoto”, il 4 ottobre torna la commemorazione

Puntuale come ogni anno dal 2004, la LAV torna alla carica: "i patti non sono rispettati e il Comune non preme su UnInsubria perchè cessi la sperimentazione su animali"

Giovedì 4 ottobre, dalle ore 18.00, si ripeterà di fronte alla sede dell’Università dell’Insubria di Busto Arsizio (Molini Marzoli, viale Cadorna angolo via Alberto da Giussano) il rito ormai tradizionale della commemorazione del "roditore ignoto" da parte degli animalisti della LAV e di partiti e associazioni che appoggiano la sua battaglia contro la sperimentazione clinica sugli animali. Hanno dato la loro adesione: Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, Associazione Piccoli Animali Randagi, Azione Giovani, Beppe Grillo Meetup, Circolo Culturale Excalibur, Coalizione Contro la Vivisezione nelle Università, Collettivo Animalista, Comunità Giovanile, Emi, Legambiente, Movimento Antispecista, Organizzazione Internazionale Protezione Animali, Partito della Rifondazione Comunista, Socialisti Democratici Italiani, Verdi per la Pace, Vita da Cani.

La LAV, oltre a stigmatizzare gli esperimenti su animali compiuti all’UnInsubria, compiuti, denuncia, anche con il contributo economico del Comune, ricorda che i risultati di tali sperimentazioni sono difficlmente applicabili all’uomo date le differenze da specie a specie. Un processo mondiale di riconversione a metodi alternativi è in atto, ricordano gli animalisti: già oggi ben il 70% della ricerca è fatta senza utilizzare animali, e lo stesso, sostengono, può essere fatto per le tipolgie di esperimenti svolti ai Molini Marzoli. 

Quanto alla cosiddetta "Risoluzione di San Francesco" votata dal Consiglio comunale di Busto Arsizio il 4 ottobre 2003, che chiedeva a Sindaco e Giunta di "intervenire, per quanto di loro competenza, affinché sul territorio comunale non si effettuino esperimenti su animali o esercitazioni didattiche sugli stessi", la Lav ne denuncia la mancata attuazione. La convenzione Comune-Università sarà rinnovata alla consegna di Villa Manara all’UnInsubria: un’occasione per inserirvi un vincolo di non-utilizzo di animali per la ricerca e le esercitazioni didattiche. Il testo della nuova convenzione preparato dall’amministrazione non conterrebbe tuttavia alcun vincolo, secondo gli animalisti, che lamentano anche la mancanza di risposte dal sindaco Farioli sul tema.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Ottobre 2007
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