Schiarita decisiva per il Mondiale di ciclismo
Il consiglio di amministrazione della "Varesina" ribadisce le proprie richieste ma anche la disponibilità dell'ippodromo. Il sindaco Fontana: "Più di un raggio di sole"
Ci vorrà ancora qualche giorno per capire come finirà la vicenda sull’utilizzo dell’ippodromo "Le Bettole" quale base del mondiale di ciclismo del 2008, ma il barometro pare dare segnali importanti di sereno dopo la bufera di giovedì scorso.
L’attesa era tutta per il consiglio di amministrazione della Società Varesina Incremento Corse Cavalli (Svicc) in programma quest’oggi a Milano e presieduto da Guido Borghi. La società che ha in gestione il grande impianto ippico (nella foto il "tondino") ha quindi prodotto un documento nel quale ribadisce le richieste espresse nei giorni scorsi ("è imprescindibile che qualsiasi accordo deve considerare e tutelare l’attività dell’ippodromo e degli operatori che gravitano intorno, in osservanza alle disposizioni dell’ Unire in materia di requisiti degli impianti ippici") ma nel quale si rinnova anche la disponibilità a concedere l’uso de "Le Bettole". La Svicc chiede comunque alle parti in causa un incontro a breve termine "anche per esaminare gli aspetti più prettamente tecnici relativi agli interventi programmati sull’impianto".
"Ci auguriamo – conclude il comunicato di Svicc – che torni la serenità opportuna a un concreto e fruttuoso confronto tra le parti".
Insomma, una schiarita nel cielo sopra i mondiali, come ribadisce a VareseNews anche il sindaco Attilio Fontana (a destra nella foto, con il commissario Bertolaso). "Credo si possa dire che ci siano prospettive positive per trovare una soluzione e penso anche che ci possano essere sviluppi in tempi brevi. Un raggio di sole? Diciamo anche qualcosa di più".
Alla finestra intanto rimane la società organizzatrice della rassegna iridata, la Varese 2008 Spa. "Preferiamo mantenere un profilo basso ma anche un clima di fiducia" spiega il direttore generale Gabriele Sola. "Ci sono certamente alcune divergenze che vanno affrontate, però credo che tra di noi non ci siano persone irresponsabili, quindi confidiamo in una soluzione. La nostra società per altro è ora costretta a osservare quello che viene deciso dai tre soggetti direttamente interessati: "Varesina", Comune e commissario straordinario. La soluzione è nelle loro mani".
E chissà che quelle mani non impugnino al più presto la penna bella per firmare un accordo atteso come una volata di Bettini o una galoppata di Falbrav.
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