Sea: un altro lavoratore reintegrato al lavoro

La decisione in primo grado del tribunale del lavoro di Busto Arsizio. Altre cause si succederanno nei prossimi mesi

Un altro lavoratore Sea di Malpensa reintegrato al lavoro a tempo indeterminato e con l’indennizzo per gli introiti mancati in anni di contratti a termine rinnovati illegalmente. È quanto ha deciso in primo grado il tribunale del lavoro di Busto Arsizio: l’uomo, più volte assunto con contratti a tempo determinato, non era stato poi assunto, ed aveva perciò fatto causa a Sea, affiancato dagli avvocati Giovanni Sertori e Alberto Medina.  

«Continuano con successo le cause contro l’utilizzo illegittimo da parte di Sea dei contratti a termine e stagionali – spiega Renzo Canavesi, rappresentante delegato di Al Cobas- Cub trasporti . Solo alcuni giorni fa il giudice La Russa aveva reintegrato altri due lavoratori Sea. Malpensa in questi anni ha prodotto principalmente lavoro precario e sottopagato. Per questo riteniamo miope la posizione assunta dai sindacati confederali e dall’SdL, di rivendicare per Malpensa, le stesse cose chieste dal sindaco di Milano e dalla stessa Sea, dimenticandosi delle migliaia di lavoratori interinali e a termine che da anni lavorano senza nessuna garanzia salariale e normativa. Infatti se anche si ottengono gli ammortizzatori sociali, questi non possono essere utilizzati per tutti i lavoratori precari. Anzi questi lavoratori sarebbero i primi ad essere scaricati. Nel loro documento Cgil-Cisl-Uil-Ugl e Sdl, non rivendicano nulla nei confronti di Sea per questi lavoratori. Vi sono lavoratori che da anni lavorano in modo precario. Va rivendicato con forza che questi lavoratori sono lavoratori come gli altri e devono passare fissi. Riteniamo che sia giunto il momento di rivendicare il diritto per tutti i lavoratori di Malpensa, ad avere un lavoro fisso e giustamente remunerato».

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Pubblicato il 15 Ottobre 2007
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