Sparatoria in tribunale: uccide la moglie e il cognato

L'uomo, un albanese di 40 anni poi ammazzato da un poliziotto dopo il duplice omicidio, si trovava nel palazzo di giustizia per discutere della separazione dalla consorte

Un altro omicidio all’interno di un tribunale: è successo oggi, 17 ottobre, nel palazzo di giustizia di Reggio Emilia dove un uomo ha ucciso la moglie, il cognato ed è stato poi ammazzato da un poliziotto. Un episodio che ricorda quello avvenuto proprio al tribunale di Varese il 25 settembre del 2002 quando, alle 11.45 circa del mattino, Rosolino D’Aiello, un palermitano di 62 anni, uccise la moglie Cosima Granata, 49 anni, con quattro colpi di pistola. I due si trovavano al primo piano del palazzo di giustizia di Varese per l’udienza sulla loro separazione: lo stesso motivo per cui si trovavano oggi a Reggio Emilia Klirim Fejzo, un albanese di 40 anni, e la moglie Vyosa Demcolli, 37 anni, accompagnato dal fratello Arjan Demcolli. L’uomo ha prima sparato alla testa della moglie, che si trova ora all’ospedale dove i medici l’hanno giudicata clinicamente morta, per poi colpire il cognato che aveva tentato di disarmarlo. Durante la sparatoria sono rimasti feriti anche l’avvocato di lei Giovanna Fava ed un’altra persona, fortunatamente non gravemente. Fejzo ha poi tentato di fuggire, ma è stato fermato poi dai proiettili di un poliziotto, anch’egli all’interno del tribunale, ed è morto sul colpo. La coppia aveva due figlie.

Sotto accusa sono ancora una volta i sistemi di controllo posti all’entrata dei tribunali: l’uomo infatti si è introdotto nel palazzo di giustizia con una pistola nella tasca senza che nessuno se ne sia accorto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Ottobre 2007
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