Tossicodipendenza: più facile accedere ai centri di recupero
Ecco i dettagli del provvedimento introdotto dalla Giunta Regionale, con maggiori finanziamenti per i Sert
Libertà di accesso alle strutture di recupero da parte dei pazienti, otto milioni di euro in più stanziati per un totale di 28 milioni (+ 38,8%), un premio di qualità aggiunto in caso di reinserimento effettivo dei tossicodipendenti nel mondo del lavoro. Queste le novità introdotte dalla Giunta regionale per il mondo delle Comunità di recupero con una delibera proposta dell’assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Gian Carlo Abelli.
Fino ad oggi per poter entrare in Comunità era necessaria la certificazione di stato di dipendenza, il parere positivo del Sert (Servizio tossicodipendenze) e l’indicazione di quale comunità. D’ora in avanti, la decisione di entrare in Comunità, e in quale, diventa libera scelta del cittadino. Resta ferma la necessità della dichiarazione di stato di dipendenza, che può essere rilasciata anche dai Servizi Multidisciplinari Integrati.
Le risorse dedicate alle Comunità vengono aumentate del 38,8%, secondo aumenti tariffari che vanno da un minimo del 20% per le prestazioni più tradizionali, fino a un massimo del 120% per le prestazioni più complesse (quelle che riguardano il cosiddetto "poliabuso", cioè il consumo simultaneo di cocaina e alcol, con le conseguenti implicazioni psichiatriche). Le nuove risorse passano quindi da 20 a 28 milioni di euro e verranno distribuite alle Asl mediante il sistema a budget.
Dall’esperienza di questi anni è risultato che la durata massima della permanenza in Comunità non era spesso adatta a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro. La delibera aumenta quindi a 36 mesi la durata massima di permanenza in Comunità e introduce il "premio di qualità aggiunta" quale incentivo per le strutture che riescono a reinserire realmente nel mondo del lavoro i loro ospiti.
Attualmente in Lombardia esistono 98 Sert (96 pubblici e 2 privati accreditati) che trattano circa 33.000 pazienti. Le Comunità di recupero sono 130 (private accreditate) per un totale di 2.453 posti.
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