Un parco al posto del parcheggio
E' stato presentato in commissione territorio il plastico del lungolago che verrà ma Movimento libero attacca:«Nessuno è stato coinvolto nemmeno l'opposizione»
Tra non molto arriverà il responso e Luino saprà se potrà sperare di vedere un nuovo parco a lago al posto del grande e desolante parcheggio (foto sotto) che da anni occupa una bella fetta di lungolago. Il progetto (foto a sin.) è stato presentato alla fondazione Cariplo che dovrà decidere se finanziarlo oppure no. Un milione di euro il valore di questo finanziamento mentre 1,5 mln di euro la quota che il comune dovrebbe tirare fuori per completare tutto il lungolago. In attesa di questo verdetto il sindaco di Luino Gianercole Mentasti ha presentato in commissione il plastico del parco a lago che verrà. «Il nuovo parco sarà un’ideale trait d’union tra la città e il lago – spiega Mentasti – l’area verrà riempita di terra creando un pendio verso il lago che scenderà direttamente dai filari di alberi. Verranno crate delle colline artificiali e verrà realizzata una scalinata che scende verso il lago che sarà un’anfiteatro che dà sull’acqua».
Il progetto è di quelli che laciano il segno ma qualcuno non ci stà e Davide Cataldo di Movimento Libero critica la scelta di presentare il progetto prima alla fondazione Cariplo e poi alla commissione territorio:«Mercoledì 10/10/2007, nella sala
consiliare del comune di Luino, è accaduto un fatto gravissimo che
desidero denunciare pubblicamente. La giunta comunale (erano presenti
solo il Sindaco Mentasti, il Vice-Sindaco Liardo e l’assessore Vanetti)
si è permessa di presentare alla commissione un progetto, quello del
parco al lago, già precedentemente approvato e presentato al concorso
Fondazione Cariplo».
Secondo Cataldo la giunta ha fatto tutto senza sentire il parere dell’opposizione e della cittadinanza. La portata economica del progetto, 2 milioni e mezzo di euro, è rilevante e sentire il parere delle altre parti è sacrosanto secondo il coordinatore luinese di Ml. A discolpa dell’amministrazione, comunque, resta il fatto che i tempi per la presentazione di un progetto erano ristretti e senza il contributo della fondazione non sarà comunque possibile procedere alla messa in opera lasciando la trasformazione del lungolago un progetto nel cassetto. A conti fatti, probabilmente, rispettare il normale iter di presentazione avrebbe fatto perdere la possibilità al comune di presentare il progetto nei tempi previsti.
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