Un si per il futuro e per dire no agli ogm
Slow food, Legambiente, Cia, coop dicono no all'uso degli ogm con un incontro pubblico il 31 ottobre presso la sala traduttori e interpreti
L’hanno
chiamata "Un si per il futuro",
volgendo in positivo quella che
è anche una campagna "contro".
gli Ogm (organismi geneticamente modificati) e contro l’appiattimento delle
produzioni agricole che si accompagna alla loro diffusione. A promuoverla
sono organizzazioni e associazioni che, solitamente, operano in ambiti diversi,
ma che hanno trovato un terreno comune d’incontro nella difesa del nostro
patrimonio agroalimentare.
Legacoop, Legambiente, Libera e Slowfood , sostenitori ,assieme ad
altri della campagna, portano a Varese le loro idee sull’argomento, con
un’iniziativa in programma mercoledì prossimo, 31 ottobre alle ore 21.00, presso la Sala traduttori e interpreti di via
Cavour ,30 di Varese
La
Lombardia vanta un primato d’eccellenza nel sistema agricolo e agroalimentare
per produzioni di valore legate alle specificità territoriali, a giudizio degli
organizzatori della serata, ed è necessario esaltare le caratteristiche di
varietà, tipicità e genuinità. «L’opposizione
alle biotecnologie agroalimentari – spiega Coldiretti – è una precisa scelta economica a tutela delle nostre
Imprese Agricole. La nostra posizione è basata sul principio di precauzione e
sulla valorizzazione del patrimonio agroalimentare del nostro paese, posizione
che non deve tradursi con l’impedimento della ricerca scientifica, ma con il
sostegno di una ricerca libera»
«La
difesa dell’agricoltura di qualità – spiega Alberto Minazzi della Legambiente
varesina – è antitetica all’omologazione delle colture proposta
dalla diffusione degli Ogm. E l?agricoltura di qualità è l’unica strada
percorribile, anche e soprattutto nel nostro territorio».
«Le cooperative di
consumatori italiane -spiega Alfredo De Bellis di Coop Lombardia – privilegiano
da sempre la vendita di produzioni italiane e garantiscono che i propri
prodotti a marchio sono ogm free in osservanza del principio di tutela della
salute del consumatore»
«Abbiamo
aderito alla coalizione perché siamo convinti che gli ogm non sono una
soluzione ai problemi dell’agricoltura e dell’alimentazione sul nostro
pianeta» Dice Ivan Rovetta di
Slow Food Varese «quindi è
importante che la campagna Italia "Europa – Liberi da ogm parta dall’Italia, Paese che della tipicità agroalimentare ha fatto la sua bandiera, per
estendersi presto a tutta Europa e al resto del mondo».
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