I carabinieri campioni per un anno
Nell'anno delle olimpiadi l'Arma presenta il tradizionale calendario dedicato interamente allo sport
«Un atleta non merita tale appellativo se non è portatore di lealtà, se non rispetta le regole, se non sopporta il sacrificio, se non si adatta alla disciplina, se non possiede fair play; a ben vedere, sono le stesse virtù che caratterizzano fortemente l’immagine del carabiniere». Queste parole non le ha scritte un generale dell’Arma, ma Pietro Mennea, “la freccia del sud”, simbolo dell’atletica leggera mondiale. A lui è toccato il mese di marzo. Stiamo parlando del calendario 2008 dell’Arma dei carabinieri, interamente dedicato allo sport. Nell’anno delle Olimpiadi di Pechino, la pubblicazione compie 80 anni. Il primo calendario storico risale al 1928.
Per ogni mese, uno o più campioni, che hanno gareggiato per i colori della Benemerita, sono accompagnati dal contributo scritto di un giornalista o di un personaggio pubblico. Una staffetta, bella da vedere e interessante da leggere. Raimondo D’Inzeo, Alberto Tomba, Aldo Montano, Massimiliano Rosolino, Armin Zoggeler, Margherita Granbassi. Giovanni Petrucci, Carlo Verdelli, Marco Ansaldo, Novella Calligaris, Massimo De Luca. Solo per citarne alcuni.
Grandi imprese sportive e grandi nomi: equitazione, sci, slittino, bob, lancio del disco, tiro a volo, nuoto, scherma, paracadutismo, judo. I carabinieri, quando si tratta di sport, non si sono fatti mancare nulla. Con una eclatante ma virtuosa eccezione: il calcio.
«Questo calendario è un segno – ha spiegato il colonnello Claudio Criscuolo, comandante provinciale – del legame tradizionale tra i carabinieri e lo sport. La prestanza fisica è una delle qualità richieste nel reclutamento. Ci sono naturalmente la scherma e l’equitazione, discipline presenti fin dalla fondazione dell’Arma e così radicate nella tradizione che ancora oggi i carabinieri hanno un reparto a cavallo operativo».
Suggestiva la copertina. Una donna, Carla Bruni, vestita con una bandiera consegna il vessillo a un carabiniere. Sopra di loro la fiamma dell’Arma diventa fiamma olimpica. «In questa copertina – ha concluso Criscuolo – mi piace vedere un altro messaggio, legato alla globalizzazione dell’Arma. I nostri carabinieri sono infatti impegnati in tutti gli scenari di guerra con la loro umanità e professionalità».
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