Stazioni unificate, c’era una volta un palazzo di vetro

Un nostro lettore, Massimo Bizzozero, rispolvera un progetto presentato vent'anni fa

"Ho conservato per ventun anni un album, non sono vecchie foto di Varese, ma…sei grandi progetti per la città" . Comincia così l’email di un nostro lettore, Massimo Bizzozero, che racconta, a chi non lo ricordasse, che vent’anni fa fu presentato un progetto di unificazioni delle stazioni, progetto mai attuato e oggi rivisto e corretto.
All’epoca, scrive Bizzozero, gli amministratori avevano promesso che avrebbero chiesto il parere dei cittadini. Quello che è avvenuto dopo è storia. Ed ecco il progetto con tanto di disegni.

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Palazzo Estense Varese 19.4/1.5.1985 COMUNE DI VARESE assessorato all’urbanistica 

Dalla presentazione…

In cinque anni di mandato elettorale, gli atti compiuti dall’amministrazione comunale, sono migliaia e migliaia, con una spesa complessiva di decine di miliardi. Ma quanti cittadini conoscono l’attività dell’Ente pubblico a loro più vicino? Quanti partecipano, sostengono con il loro consenso o formulano critiche costruttive? Certo non é facile: mancano i momenti di incontro istituzionalizzati, gli strumenti del dialogo. I tentativi sono stati diversi, ma il risultato non soddisfacente. La mostra "SEI GRANDI PROGETTI PER LA CITTA`” vuole essere appunto strumento di conoscenza. Il Comune ha predisposto sei interventi, di notevole mole e dal punto di vista finanziario e perché modificheranno, in parte, il volto della città, ponendosi al servizio del cittadino, soddisfacendo richieste arretrate, ovviando a notevoli disagi. Ma come fare partecipare i cittadini prima del momento attuativo? Una mostra e un catalogo per "l’uomo della strada", al quale abbiamo tentato di render facile la lettura degli studi progettuali, illustrandoli seppure succintamente.
Ci auguriamo che la partecipazione sia massiccia e altrettanto lo sia al futuro dibattito che organizzeranno gli amministratori del prossimo quinquennio.

Giuseppe Gibilisco sindaco Enrico Broggi assessore urbanistica

 

Scrive Bizzozero:

Non sono stati recuperati questi documenti d’epoca solo per dimostrare quanto poco si è fatto in vent’anni per la città, ma perché ancora attuali.
Alcuni dei progetti presentati nella pubblicazione dalla quale ho tratto questi testi, senza modificarli, solo riducendoli,  sono stati realizzati, altri, per fortuna, no.
Il faraonico progetto del Palazzo di vetro delle “stazioni unite” potrebbe far infuriare i pendolari, che vent’anni dopo chiedono, come allora, solo qualche vagone in più, ed in orario.
Ma questo progetto, integrato in una riqualificazione del sistema dei trasporti ferroviari, sempre più carenti, potrebbe essere di stimolo a pensare finalmente a qualcosa di grande e nuovo. 
Al di là delle firme, è in ogni caso interessante la presentazione della coppia sindaco ed assessore dell’epoca, che si auguravano una partecipazione dei cittadini alle decisioni, amministrative e progettuali, che nei venti anni successivi non è certo stata favorita dalle istituzioni, siano esse comunali, (il carcere a Bizzozero) provinciali, (l’inceneritore a Caronno Corbellaro ), regionali (troppe!) o statali (Val di Susa). L’uomo della strada, come scriveva Gibilisco, si guarda intorno, si fa domande… forse, quando le pone a qualcuno che potrebbe/dovrebbe dare risposte, ottiene ciò che ho ottenuto io, domandando ad un assessore della giunta Fumagalli, visitando insieme il carcere di Varese: come destinerete questa area del carcere di Varese, se ne sarà costruito un altro fra Bizzozero e Gazzada Schianno? 
Risposta: quelli sono c….hoops, fatti nostri. Amen.
L’uomo della strada rimane per strada perché, come dice Gaber, “… c’è solo la strada, su cui puoi contare..”
Massimo Bizzozero


Il progetto è firmato: STUDIO G.14 Arch. Giuseppe Pensotti, Arch. Marcello Pozzi, Arch. Roberto Ubaldi

L’area interessata è delimitata a nord dalle vie Tonale e Casula, ad ovest dal viale Milano, a sud ed est dalla sede ferroviaria delle linee FF.SS. "Varese-Porto Ceresio", ed è collocata in modo strategico nel sistema della mobilità della città di Varese. Ad est del centro storico, la zona è lambita dall’anello esterno di scorrimento e condizionata dalle stazioni F.N.M. e FF.SS, con m. 8 di dislivello di quota, e dal terminal autolinee extraurbane.
Nel sistema urbano è tra quelle meglio servite e di più facile accessibilità, soprattutto dalla direzione Milano (Autostrada A8 e Statale 233) e dalla direzione Como (Statale 342).
L’area appare di particolare interesse per la struttura urbana della città; si colloca infatti a ridosso del centro storico ed alle attività commerciali per la grande distribuzione e numerosi servizi di scala comunale e sovracomunale.
Attualmente costituisce elemento di frattura fra il centro e gli insediamenti limitrofi al cimitero di Giubiano e all’ospedale "Del Ponte" posti a sud,….
Lo studio ha i seguenti obiettivi primari: riorganizzare la viabilità dell’area; soddisfare un fabbisogno arretrato di parcheggi; dare una sistemazione definitiva ed un ambiente adeguato al mercato ambulante che attualmente richiede un’area complessiva di servizio di mq. 10.000; offrire sistemazione definitiva e adeguata alla stazione autobus… recuperare alla città di Varese l’uso dell’area oggi occupata dal sistema ferroviario risaldando il tessuto urbano con la Piazza F.lli Kennedy e riqualificando la zona; creare un’adeguata interconnessione fra i diversi sistemi di trasporto, ipotizzando anche la possibilità successiva di ristrutturare la stazione FF. SS. ponendo il fabbricato viaggiatori sulla nuova piazza e modificando di conseguenza la viabilità di accesso alle aree a sud e recuperando gli spazi di piazzale Trieste per parcheggi e verde pubblico…..
La particolare concentrazione di terminal offre infatti aree privilegiate per i bisogni commerciali e terziari, e generalmente di attrezzature ad uso collettivo, non solo di scala urbana ma anche territoriale…
La copertura degli attuali impianti F.N.M. costituisce l’asse dell’intervento, attestandosi da una parte sulla grande piazza semicircolare e dall’altra sul nuovo piazzale del mercato.

Si è pensato di creare una grande piazza semicircolare che consente il raccordo del nuovo intervento con la città, non opponendosi ad essa, ma offrendo un luogo ad alta identità visiva al termine degli assi costituiti dalle vie Milano – Como – Morosini.
Questa piazza si lega pedonalmente con la piazza delle Ferrovie dello Stato, che dovrà essere completamente ristrutturata, costituendo una sequenza architettonica che si completerà, attraverso la passeggiata dei portici alti fino alla "piazza degli affari" e infine confluirà nella nuova "piazza del mercato".
Ci si è preoccupati di suddividere il volume in quattro edifici che, pur dialogando in stretta unità architettonica, possono essere realizzati separatamente, sia in tempi, sia da soggetti diversi.

La grande corte interna, giardino e hall insieme, diventa il cuore del nuovo centro…
Particolarmente significativo l’affaccio su via Tonale che, attraverso un corpo aggettante, realizza un grande portale, segno immediatamente percepibile della scala del nuovo centro e del suo ruolo nella città.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Novembre 2007
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