Vandali, di nuovo preso di mira il linguistico
Si tratta della seconda azione in dieci giorni; anche stavolta non ci sono segni di effrazione, ma riemerge la questione sicurezza
Vandali di nuovo in azione nel liceo linguistico di via Brunico, già colpito lunedì scorso da un furto compiuto da vandali che avevano scassinato la macchinetta delle bibite e il distributore di tessere per le fotocopie. Stamattina, quando dopo il "week-end lungo" di settimana scorsa il personale è entrato nell’istituto, si è trovato di fronte a tanti piccoli danneggiamenti, tutti sul piano terreno del liceo di via Brunico: la macchinetta del caffé rovesciata a terra e scassinata e diversi estintori estirpati dalla loro sede (uno con anche il tubo tagliato).
Come due settimane fa i carabinieri, intervenuti in mattinata, non hanno trovato segni di effrazione. Unica stranezza: la porta che conduce alla palestra (nel seminterrato), che viene sempre chiusa a chiave dal personale ed era stata chiusa anche mercoledì scorso prima dell’uscita dall’istituto, era spalancata. Si tratta di una porta antipanico, che è possibile aprire con il maniglione solo dalla scuola verso la palestra (per passare nella scuola occorre invece avere le chiavi), e probabilmente è stata la via di fuga del vandalo.
Non si riesce a capire però da dove sia entrato: mercoledì pomeriggio, infatti, non erano in programma corsi pomeridiani, che con il viavai di gente potrebbero permettere a qualche malintenzionato di infiltrarsi nella scuola. Un giallo nel giallo: un operaio del Comune, che stamattina si è recato nella scuola per un sopralluogo insieme a dipendenti della Provincia di Varese, nella serata di ieri era stato chiamato perché a scuola era stata segnalata la presenza della polizia. Giunto sul posto a controllare, non aveva trovato nessuno e aveva lasciate accese le luci della palestra. Luci che, però, la mattina seguente erano state trovate spente.
«I danni ammontano a poche centinaia di euro – commenta Luisa Oprandi, la vice preside dell’istituto – ma questo nuovo episodio dimostra ancora una volta che esiste un problema sicurezza». Occorre aggiungere che all’ingresso dell’istituto c’è un registro dove i bidelli dipendenti del linguistico registrano chi entra e chi esce dall’istituto, ma che non viene aggiornato quando di sorveglianza ci sono dipendenti della scuola media che si trova nello stesso edificio.
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