Angelo Poretti non era solo un birraio

Colui che diede vita all'omonima birreria è stato uno dei primi sostenitori della "Società per la Cremazione dei Cadaveri" (Socrem)

In questi giorni nelle vie centrali di Varese una bella mostra fotografica celebra i 130 anni di vita della nostra birra. Una bella impresa industriale che ha lasciato il segno nella storia dell’economia varesina.

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130 anni Birreria Poretti 4 di 19

Come cremazionisti ci piace ricordare Angelo Poretti non solo come avveduto imprenditore ma anche come pioniere del più moderno degli antichi riti.
Infatti Angelo Poretti, insieme al cavalier Cesare Veratti presidente, fu tra i 32 maggiorenti varesini che il giorno 12 settembre 1880 costituirono la "Società per la Cremazione dei Cadaveri", portandovi anche nel settore funerario esperienze di vita acquisite in Austria e in Boemia.

Tra i fondatori della istituzione varesina troviamo anche il velatese Romeo Lanfranconi che condivise col Poretti i primi anni dell’impresa della birreria.

Del resto già 7 anni fa la figura di Angelo Poretti venne così ricordata da Gianpiero Buzzi nel libro "Cremazione, storia di una missione secolare" edito dalla nostra So.Crem in occasione del suo 120° anniversario: "Angelo Poretti, nato a Vedano Olona il 19 giugno 1829 da famiglia contadina, lasciò il suo paese d’origine per emigrare all’estero, come facevano molti altri in quell’epoca. In Austria lavorò come addetto alle costruzioni ferroviarie e divenne presto imprenditore in proprio.

A quarantasette anni ritornò in Italia con un piccolo capitale e con la moglie Francesca Petrezilka, che aveva conosciuto in Boemia. Come ha scritto Piero Chiara nella sua "Storia della Poretti", … non fu per un’inclinazione romantica o per un assalto di nostalgia che egli tornò in patria, ma con l’idea precisa di impiegare il denaro faticosamente guadagnato in una fabbrica di birra costruita sul modello di quelle che aveva visto in Boemia ed in Baviera. Per realizzare il suo progetto scelse Induno Olona ed acquistò alcuni modesti edifici di una fabbrica di amido all’imbocco della verde Valganna. La scelta era motivata dal fatto che in questo luogo vi era una fonte di acqua purissima, che avrebbe potuto fornire la materia prima essenziale alla fabbricazione della birra. Si trattava della "Fontana degli ammalati", conosciuta già alla metà dell’Ottocento e così chiamata perchè si riteneva avesse proprietà curative. Un luogo pittoresco e salubre che richiamava nella stagione estiva varesini e villeggianti. La seconda ragione intervenuta nella scelta del luogo era rappresentata dalla presenza dei laghi di Ganna e di Ghirla, situati a pochi chilometri dalla fabbrica, che fornirono il ghiaccio necessario per la conservazione del prodotto.

Sin dai primi anni altri imprenditori si affiancarono al Poretti: erano il varesino Angelo Nicora e Romeo Lanfranconi di Velate, come risulta da un atto del notaio Oscar Jemoli rogato il 23 novembre 1880.

Angelo Poretti morì a Varese il 20 ottobre 1901 all’età di 72 anni. Aveva da poco fatto progettare il nuovo stabilimento in stile Liberty dagli architetti Alfred e Richard Bihl dello studio Bihl e Woltz di Stoccarda. Il quotidiano varesino "Cronaca Prealpina" ricordò le sue benemerenze come imprenditore ed anche quelle di amministratore pubblico. Fu infatti assessore e consigliere del Comune di Varese, sindaco di Vedano Olona e consigliere comunale di Induno Olona".

Le spoglie di questo illustre nostro concittadino si trovano nel cimitero Monumentale di Giubiano al Campo S. n 251.

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Pubblicato il 18 Dicembre 2007
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