Il giorno in cui Pontiggia diventò Feltrinelli

La storica libreria di corso Aldo Moro cambia proprietà. Una task force di 6 persone ha reso operativo il passaggio. Il vecchio personale è stato confermato

pontiggia

«Buonasera signor Eligio». La gente lo saluta, come ha sempre fatto da cinquant’anni a questa parte. E lui risponde con un sorriso, aggirandosi con gli occhiali in mano tra le pigne di libri, come se nulla fosse cambiato. Eppure, il 4 gennaio 2008 per il signor Eligio Pontiggia non è una data come tutte le altre: dopo oltre un secolo di attività la “Libreria Pontiggia” cambia proprietà e diventa una Libreria Feltrinelli.

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La “effe” stilizzata su sfondo rosso non è invadente, per ora è visibile solo sui cartellini dei commessi e sul volantino che reclamizza la carta sconto, mentre la scritta “Libreria Pontiggia” campeggia ancora all’entrata del negozio. Lui, il signor Eligio, lì ci è nato e vissuto per 72 anni e lo stesso hanno fatto prima di lui altre due generazioni. Con questo passaggio la premiata ditta “Marco Pontiggia”, fondata nel 1890,  è diventata una società immobiliare che ha ceduto il ramo d’azienda al gruppo Feltrinelli.

Sospira il signor Eligio, ma nei suoi occhi non c’è tristezza. «Chiudere la libreria mi sembrava una vigliaccata nei confronti della mia Varese – dice con orgoglio il libraio – e quindi non potevo permettere che qui entrasse un qualunque mutandaio. Questa doveva rimanere una libreria e io ho scelto i migliori».

Una task force della Feltrinelli, formata da 6 persone, è arrivata in corso Aldo Moro e in men che non si dica, insieme al vecchio personale della libreria, ha reso operativo il passaggio. «Sono un po’ dei militari, ma straordinariamente efficienti – dice Pontiggia -. In un giorno è arrivato materiale informatico per 100 mila euro ed è stato subito fatto funzionare. In nove ore di lavoro hanno catalogato e registrato con le penne ottiche quasi 60 mila libri».

Il direttore della nuova Libreria Feltrinelli di Varese si chiama Roberto Ceresini, arriva da Parma, ha 53 anni e rimarrà stabilmente in città per almeno tre mesi. Alloggia, per il  momento, allo Yes Hotel e la mattina arriva in libreria in sella a una bicicletta. «La prima sensazione è stata positiva – racconta Ceresini –. In libreria è passata molta gente, una clientela eterogenea. Noi non stravolgeremo nulla, ma continueremo un sapere che viene da lontano e che è proprio di chi sa fare il libraio, come appunto Eligio Pontiggia. A questo aggiungeremo un po’ di innovazione che è tipica delle librerie Feltrinelli. Sulla struttura è ancora presto per dire che cambiamenti faremo».

Tra le novità c’è senz’altro l’orario di apertura: tutti giorni con orario continuato, compresa la domenica con una pausa pranzo dalle 12  alle 15 e 30. Sarà dedicato spazio alla multimedialità, all’home video e alla musica, in particolare classica e jazz , e alle presentazioni di libri.

Il personale della vecchia libreria non è stato toccato e stato solo potenziato con cinque commessi, più il nuovo direttore, mandati dalla Feltrinelli. In tutto sono in sedici, compresa Francesca, la figlia del signor Eligio, rimasta a lavorare  come tutti gli altri. «Quando ha visto il suo contratto, mia figlia ha detto: “ Papà l’orario è migliore di quando lavoravo per te”».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 04 Gennaio 2008
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