Inaugurato il nuovo reparto infettivi: bello e all’avanguardia
Dopo i troppi anni di attesa legati a lungaggini burocratiche, finalmente i malati sono stati trasferiti. La struttura che li ospitava era ormai fatiscente e invivibile
Si è concluso senza intoppi, oggi (venerdì 29), il trasferimento del reparto di Malattie Infettive e Tropicali dell’Ospedale di Circolo nell’ala nuova del padiglione che già lo ospitava.
La nuova sede moderna e accogliente ha una superficie che è superiore al doppio di quella precedente: si tratta di circa 3.500 metri quadrati, rispetto ai 1.700 di prima, distribuiti su 3 piani, più un piano seminterrato dove si trovano le centrali degli impianti e gli spogliatoi.
Al piano rialzato ci sono gli ambulatori , di cui uno pediatrico dotato di servizi ad hoc per i piccoli pazienti, le camere per il day hospital (con 6 posti letto), il punto prelievi interno, con poltrone automatizzate, e lo studio del direttore, il prof. Paolo Grossi. Al primo e al secondo piano sono collocate le degenze, con possibilità di attivare fino a 32 posti letto, divisi in 4 stanze singole e 14 doppie, oltre a tutti i locali accessori, tra cui un bagno attrezzato per il lavaggio assistito dei pazienti più complessi su ognuno dei due piani.
Le condizioni climatiche di tutto l’edificio sono controllate da un impianto di condizionamento computerizzato a tutta aria esterna che provvede sia al riscaldamento che al ricambio d’aria, una soluzione che consente un migliore controllo delle condizioni termiche. Lo stesso impianto consente inoltre di controllare e gestire il livello di pressione delle stanze di degenza attraverso apposite sonde. In questo modo è possibile mantenere ogni stanza in sovrapressione o depressione rispetto all’esterno, a seconda delle caratteristiche della patologia dei pazienti. Si tratta di un sistema particolarmente innovativo, presente solo in altri due centri in Italia, lo Spallanzani a Roma e il Sacco a Milano.
Oltre che funzionale, la nuova ala è anche bella, grazie alla scelta di colori che non fanno troppo "ospedale". “Che il trattamento delle Malattie Infettive a Varese costituisca un’eccellenza è noto da tempo – ha sottolineato il Direttore Generale dell’A.O., Walter Bergamaschi – Oggi a questa eccellenza nelle cure si associa una struttura a sua volta eccellente per capacità di accoglienza e per innovazione che consentirà al prof. Grossi e alla sua Unità Operativa di esprimere al meglio tutto il proprio potenziale clinico e scientifico.”
La bellezza di questa struttura, forse, riuscirà a far dimenticare il ritardo di almeno tre anni di questa inaugurazione, e le tante polemiche. I primi finanziamenti per l’ala risalgono persino al 1990, ma problemi burocratici e giudiziari (in merito a quell’appalto era in corso un’indagine della magistratura) hanno portato in un continuo riavvio, che ha costretto anche ad una inaugurazione più sotto tono. Ora l’incubo del reparto vecchio, fatiscente e non più funzionale, sembra finalmente terminato, per medici e pazienti.
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