«Rifiuti dell’ospedale, siamo invasi dalle pantegane»

«Sono invaso dalle pantegane e dagli insetti. Quando fa caldo non posso nemmeno uscire di casa per il cattivo odore. È una situazione che va avanti ormai da tre anni». È esasperato Ettore Sala, 68 anni, che vive a 12 metri di distanza dalla piazzola ecologica creata all’interno della recinzione dell’ospedale di Saronno. Sala ha più volte segnalato la questione ad azienda ospedaliera e comune, ma non è per nulla soddisfatto dei risultati: «Dal comune non ho risposte ufficiali alla mia lettera presentata lo scorso 14 novembre, mentre dalla direzione dell’azienda ospedaliera sembrano non volermi nemmeno ascoltare. A luglio dell’anno scorso mi hanno promesso soluzioni entro tre mesi, poi è calato il silenzio».

Il disagio per Ettore Sala inizia nel 2005 quando la dirigenza dell’ospedale decide di posizionare la piazzola a pochi metri dal muro di cinta di casa sua, dove passa sottoterra il Lura. «Non è solo il fatto della vicinanza della piazzola – spiega Sala -. È che i rifiuti vengono tenuti lì per giorni, creando odori insopportabili. Perché nessuno fa nulla?»
Sala negli anni ha documentato con fotografie le condizioni della piazzola rifiuti: «Mi chiedo perché certi rifiuti speciali come i materassi antidecubito non siano smaltiti diversamente, oppure perché gli alimenti siano inseriti nei sacchi neri, o perché il cartone venga raccolto senza alcun contenitore. Tutto questo porta a una situazione che per noi è diventata insopportabile: l’estate scorsa ci siamo dovuti letteralmente chiudere in casa».

Nei giorni scorsi la piazzole è stata recintata con una rete metallica. «Non abbiamo più la spazzatura a portata di vista, ma l’odore c’è – prosegue Sala -, come anche le pantegane che mi attraversano il giardino. Chiedo solo di poter tornare alla vita di prima e che siano rispettate le norme igenico sanitarie. Mi domando come sia possibile che possa essere realizzata una piazzola rifiuti di un ospedale a pochi metri da un’abitazione. Un ospedale che dovrebbe tutelare la salute dei cittadini».