Broker sequestrato: trovate pistola e manette

Gli inquirenti sono tornati nel luogo dove un commando ha tenuto in ostaggio per 14 ore, lunedì 21 aprile, Riccardo Cornacchia, il broker varesino sequestrato a causa di un presunto ammanco di soldi da una banca offshore delle isole comore («Io però non ho debiti con nessuno» ha specificato Cornacchia).

La squadra mobile ha perquisito l’appartamento, la scientifica ha rilevato tracce organiche e mozziconi di sigarette. L’arma è stata trovata avvolta in un panno dentro una scatola, abbandonata dai sequestratori in fuga, probabilmente per non incorrere in altri guai in caso di cattura.
Dalle analisi, la polizia conta di ricavare qualche indizio per rintracciare le 2 o 3 persone che hanno aiutato nel blitz Riccardo Giorgi (foto sopra) e Massimo Ciriello (foto sotto), i due uomini con precedenti di stampo mafioso, arrestati lunedì sera a Brogeda con ancora i 50mila euro estorti al socio di Cornacchia “per il disturbo”, nascosti nei calzini.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti (il pm è Sara Pozzetti), Cornacchia sarebbe stato prelevato, lunedì poco prima delle 8, in via Donizetti a Varese, da tutto il commando, almeno 4 persone. Gli inquirenti, intanto, stanno indagando sul passato di Giorgi e Ciriello. Beneventani, trapiantati ad Ancona, sono noti alle cronace locali per essere due specialisti del “recupero crediti” vecchia maniera, con trascorsi legati a un boss campano attivo nel mondo delle bische e dei locali notturni.