Il design varesino vola a New York
L'architetto Giorgio Caporaso dal 17 al 20 maggio espone alla Fiera del Design un nuovo sistema modulare per arredare con creatività la casa e l'ufficio
Libreria o mensola? Seduta o contenitore pensile? Parete attrezzata o separatore per ambienti?
Il nuovo sistema modulare che l’architetto varesino Giorgio Caporaso presenterà alla prossima fiera del design ICFF di New York (in programma dal 17 al 20 maggio), può diventare tutto questo e molto altro ancora. Basta giocare con la creatività e la fantasia, lasciarsi prendere dai colori e dalle infinite possibilità di composizione dei moduli di questo semplice e innovativo prodotto di quel laboratorio di sperimentazione progettuale e creativa che è lo studio Caporaso.
“Si tratta di un sistema di arredo modulare per interni ed esterni estremamente versatile, costituito da elementi componibili dall’aspetto lineare e raffinato, ma nello stesso tempo ludico e frizzante, che offre soluzioni per interpretare in maniera libera e dinamica i propri spazi – spiega Giorgio Caporaso – Abbiamo sperimentato ancora i temi della trasformazione, del divertimento e della praticità, sempre all’insegna di un design pulito, riconoscibile, ma soprattutto alla portata di tutti, integrando la modularità con un sapiente uso ed accostamento dei materiali”.
La ricerca si è concentrata sul tema della trasformabilità a partire dal progetto di un semplice elemento modulare, caratterizzato da un aspetto tecnico, ma al contempo elegante e facilmente assemblabile, con una particolare attenzione alla sperimentazione di nuovi effetti tattili, visivi, estetici e cromatici. Il risultato è un sistema in grado di diventare, nelle mani di chi lo acquista, uno strumento in grado di modificare il volto degli ambienti di casa o dell’ufficio come si vuole, un sistema componibile, che offre infinite soluzioni con un’estrema facilità d’uso. I moduli, infatti, sono facilmente accostabili e associabili tra loro senza l’ausilio di attrezzature speciali, possono essere composti a piacere ottenendo soluzioni versatili ed interessanti sia dal punto estetico che funzionale data la caratteristica del sistema di poter divenire una struttura autoportante.
La struttura può svolgere più compiti, può essere utilizzata come mensola, piano di appoggio, espositore o addirittura come seduta, può fungere da contenitore pensile, libreria a vista da accostare al muro oppure può essere utilizzata come parete attrezzata per dividere gli spazi di una stanza e divenire separatore per ambienti, grazie anche alla innovativa possibilità di poter essere ancorata e sospesa a soffitto.
Un’idea "made in Varese" che sicuramente si farà notare nell’importante rassegna newyorkese.
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