Rapine a raffica per pagarsi la coca

Tra albanesi e due italiani bloccati dopo 11 colpi tra Varese e Como. Un arresto per droga. Operazione della squadra mobile

Passamontagna, a fucile a pompa e pistole in mano, a volte anche un pugnale. Facevano paura, quelli della banda dei supermercati, che da due mesi colpivano a caso, benzinai, bar, ambulanti. Volevano soldi per pagarsi la cocaina, che sniffavano in gran quantità e che comperavano per poi trovarsi insieme in un covo a Binago, in via San Pietro, dove i cinque arrestati facevano vita da banda criminale.

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La sequenza dei colpi è impressionante, undici rapine, cominciate il 22 febbraio quando al ponte di Vedano assalirono un venditore ambulante e un cliente portandogli via anche la macchina. L’ abbigliamento quasi militari, il passamontagna, e la disinvoltura nel maneggiare le armi fa sospettare alla polizia che si tratti di una banda fatta da gente determinata anche se poi si scoprirà che i cinque giravano a caso e poi sceglievano sul momento dove colpire. Così sono nate le rapine del 26 febbraio alla trattoria di Torba, quella dell’8 marzo a un alimentari Venegono Superiore, e del 10 marzo al pub Excalibur a Induno Olona. La banda non si ferma: arrivano altri colpi: il 16 marzo al Tigros di Cantello, il 28 marzo al ristorante Le Arcate di Induno Olona e in quella occasione viene anche ferito al fianco il proprietario con un pugnale (trovato nella perquisizione). Io 29 marzo tocca al Gs di viale Borri. Scendono in tre, uno spara al soffitto col fucile, portano via 3mila euro, la donna al volante è Carmela Pietrapertosa, e la macchina, una Volkswagen,  è sua. La vedono in tanti, lei si spaventa, va in questura dicendo che le hanno rubato l’auto la sera prima, ma un testimone aveva notato la targa durante il colpo al ristorante di Induno Olona e la squadra mobile capisce al volo. Carmela è una complice.
La seguono, arrivano all’appartamento covo di Binago, stanno addosso alla banda che nel frattempo colpisce ancora a un supermercato a un benzinaio nel comasco. L’epilogo venerdì pomeriggio, con i due colpi in due benzinai di Lomazzo e Fenegrò intorno alle 16 e l’arresto poco dopo a Binago. La mobile non ha ancora trovato le armi, nel frattempo nascoste, ma le accuse sono pesanti. Rapina aggravate a porto abusivo d’armi. Il pm Tiziano Masini ha chiesto e ottenuto l’arresto per Ettore Fusco, 31 anni di Albiolo (Como), un regolare albanese Virjon Haskaj detto Ion 22 anni di Montano Lucino (Como), un clandestino albanese Xifa Elidon detto Giuà 30 anni di Binago (Como), un clandestino albanese Paza Armir detto Michele 33 anni di Olgiate Comasco. Carmela Pietrapertosa 31 anni di Varese (accusata di soli quattro colpi) è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria. Mentre un altro albanese, Leonad Haskaj, 22 anni, è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio (30 grammi di cocaina).  All’arresto ha partecipato la squadra mobile di Como, coordinata dal pm Mariano Fadda. I sei sono finti in carcere a Como.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Aprile 2008
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