Cgil: «Ora parliamo di fisco, sociale e lavoro»
Le due camere del lavoro di Legnano e Varese insieme in piazza San Magno con i rispettivi segretari per riportare l'attenzione sui problemi del Paese
In piazza per contestare la scelte dell’attuale governo su fisco, sociale e lavoro. Questi i temi della mobilitazione nazionale della Cgil, che questa mattina, sabato 27 settembre in piazza San Magno ha visto le due camere del lavoro di Varese (in trasferta causa Mondiali) e Legnano unite nella città milanese per una manifestazione durata tutta la mattina alla quale hanno partecipato circa 800 persone. I segretari delle due Camere del Lavoro Primo Minelli, a fare gli onori di casa, e Franco Stasi della Camera del lavoro di Varese.
Hanno parlato agli iscritti portando avanti la linea del dialogo con esecutivo e industriali ma senza prendere o lasciare – hanno detto entrambi – questa è la linea scelta in particolare su Alitalia arrivando comunque alla firma avvenuta ieri: «Certo – ribadisce Stasi – noi volevamo il dialogo e non fermarci alla proposta nuda e cruda, sia sul piano industriale che sui contratti. Abbiamo ottenuto la presenza a garanzia di un partner straniero, la stabilizzazione di 1000 precari e la promessa di non toccare i salari del personale di terra che ha gli stipendi più bassi».
Oltre i problemi dei lavoratori Alitalia, però, in piazza San Magno c’erano rappresentate tutte le categorie del sindacato con rappresentanze operaie di ogni settore. Tra i dirigenti era presente anche Lella Brambilla della segreteria regionale. I lavoratori varesini, come quelli dell’Alto Milanese, si devono guardare da altri problemi, a partire dall’aumento del ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese, aumentata del 28% nel 2007, un’inflazione reale doppia rispetto a quella ufficiale e un potere d’acquisto che viene eroso continuamente.
Per questo le due segreterie Cgil ci tengono a precisare: «Noi chiediamo, unitariamente alle altre sigle che sono con noi in questa battaglia, e lo ribadiamo anche oggi seppur da soli in questo presidio, che il governo prenda in considerazione le nostre piattaforme sulla contrattazione – sottolinea ancora Stasi – condivise con Cisl e Uil, chiediamo una defiscalizzazione, o un aumento dei salari per far rimuovere l’economia. Questo siamo qui a dire». Durante il presidio c’è stato spazio anche per la musica con Renato Franchi che ha intrattenuto i presenti con alcune canzoni popolari.
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