Nelle stanze di Palazzo Visconti, a un anno dall’incendio

Proprio le fiamme che distrussero un’intera ala dell’edificio più antico della città, hanno portato alla luce affreschi del ‘700. Entro fine anno terminerà la ricostruzione del tetto, ma il recupero totale è ancora lontano

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Palazzo Visconti a Saronno 4 di 17

Un anno fa l’incendio. Le fiamme distrussero un’intera ala dell’edificio più antico della città, Palazzo Visconti, ex sede di Comune e Pretura. Ad un anno, quasi esatto (era il 28 settembre 2007), proseguono celermente i lavori per il rifacimento del tetto e per la messa in sicurezza degli affreschi, scoperti proprio “grazie” alle fiamme.
Rappresentanti del Comune, guidati dall’assessore Dario Lucano, Sovrintendenza e associazioni che hanno contribuito al recupero, si sono fatti guidare venerdì mattina in un sopralluogo della struttura, per osservare da vicino l’avanzamento dei lavori.

Il cantiere, avviato dal Comune con un primo finanziamento di circa 800 mila euro, dovrebbe terminare entro fine anno. La dilatazione dei tempi di recupero è dovuta alla scoperta di affreschi e cassettoni in legno che sono venuti alla luce durante i primi sopralluoghi dopo l’incendio. Proprio le fiamme hanno infatti distrutto, o fatto crollare, dei controsoffiti che erano stati realizzati agli inizi del ‘900. Sotto i quali sono stati scoperti numerosi affreschi del ‘700 e cassettoni in legno dipinti. Tutto il recupero si è dovuto quindi basare, oltre che sul rifacimento del tetto (realizzando anche recuperando gli stessi coppi di prima e riportando tutto allo stato originale), anche sulla messa in sicurezza di questi affreschi.

Il tutto, in questi mesi, è stato seguito dalla Sovrintendenza ai beni culturali di Milano, e operato dalla ditta RM Costruzioni di Melzo per la parte edile e lignea, mentre per il primo intervento di restauro degli affreschi la Cooperativa Restauro di Milano.
«L’incendio ha permesso di scoprire numerosi affreschi che negli anni sono stati protetti da un controsoffitto – spiega il geometra Ennio Maffezzoni, della ditta incaricata di seguire i lavori -. Dopo questo primo intervento conservativo, bisognerà realizzare un vero progetto di recupero della struttura, a partire dall’esterno. Poi si potrà passare all’interno. È un lavoro che comunque richiede anni e un sostanzioso investimento».

Una quindicina tra operai e restauratori hanno quindi lavorato fin da subito per mettere in sicurezza tutto l’edificio. Ma non si sa ancora quando Palazzo Visconti sarà accessibile e nemmeno quale destinazione avrà n futuro. Negli ultimi anni, le stanze dell’edificio sono state usate come sedi di diverse associazioni cittadine, ma l’idea del sindaco Gilli e della sua Giunta sarebbe quella di riportarvi il Comune. «Servono circa 10 milioni di euro per recuperare l’intero edificio – spiega l’assessore Lucano -. Ma, prima di tutto, va decisa la destinazione. L’idea dell’amministrazione, che aveva in passato pronto anche un progetto approvato dalla Sovrintendenza, era quello di trasferirvi il Comune. Sarebbe delittuoso, data la preziosità dell’edificio, pensare di far tornare qui le associazioni, per le quali sono già state trovati altre sedi adeguate. Comunque ci vorrà molto tempo per recuperare totalmente Palazzo Visconti».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Settembre 2008
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