336, l’Amministrazione garantisce: “nessuna speculazione in atto”
Non emergerebbero operazioni al di fuori dei prezzi di mercato. Mucci conferma anche che gli inquirenti sono tornati a Palazzo Broletto settimana scorsa per acquisire documentazione
Iter regolare e nessuna speculazione in atto. Nella seduta di consiglio comunale di lunedì sera il sindaco Nicola Mucci e il dirigente del settore tecnico Filippo Ciminelli hanno risposto alla interpellanza presentata un mese fa dai consiglieri del PD e relativa al procedimento di variante in fregio alla 336, l’ormai ben nota “Sky City”. La richiesta dei democratici era di appurare in primo luogo se esistessero delle compravendite di terreni che potessero nascondere operazioni speculative; un timore non solo legato all’importanza in termini economici dell’intervento che si attuerà nell’area Sky City, ma anche per il presunto coinvolgimento dell’ex dirigente all’urbanistica Gigi Bossi in alcune compravendite. «Nel periodo che si chiedeva di considerare – ha spiegato Mucci -, risultano nell’area 336 solo quattro atti di compravendita» individuati dalle verifiche delle dichiarazioni Ici: «due di esse riguardano terreni di metratura molto ridotta, due più consistenti riguardano operazioni svolte dalle società Immobiliare futura e Edilmalpensa». I prezzi relativi a tali terreni – sarebbero entrambi nella zona sud, dove non sono previste costruzioni – risulterebbero in linea con i prezzi di mercato. Niente speculazioni, dunque. E le presunte operazioni effettuate dalla S.C.I. con la mediazione di Bossi? Dalla documentazione Ici non emerge nulla, mentre la verifica dei certificati urbanistici sarebbe risultata troppo complessa.
Il segretario generale (e dirigente del settore) Filippo Ciminelli ha invece confermato la validità dell’iter, che ha rispettato le scadenze previste dalla normativa di riferimento, «che non prevede tempi perentori» tra l’approvazione delle osservazioni presentate da privati e partiti politici e l’adozione definitiva della variante.
I democratici si sono detti insoddisfatti e hanno chiesto ulteriori verifiche, ma a questo punto l’iter prosegue verso l’adozione definitiva.
Nel frattempo continuano le indagini della procura di Busto Arsizio per l’inchiesta LoLiTa. Nel corso della Consiglio di lunedì è emerso che gli inquirenti sono tornati settimana scorsa a Palazzo Broletto per acquisire materiale, «una integrazione alla documentazione, senza ulteriori sequestri di pratiche» spiega il primo cittadino. Che settimana scorsa ha avuto anche una conversazione di un’ora con il Pubblico Ministero: «non sono tenuto a riferire qui il contenuto del colloquio» ha concluso Mucci rispondendo ad una interrogazione a risposta immediata.
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